Il 24 aprile vedrà Cortina d’Ampezzo all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi presentare I percorsi della Grande Guerra sulle Dolomiti. «All’incontro di Parigi, Cortina potrà esporre la propria offerta culturale e la propria storia: i sentieri dei kaiserjäger, le gallerie e le trincee che caratterizzano i luoghi che furono teatro, tra il 1915 e il 1918, della guerra che oppose l’esercito italiano a quello austriaco» ha affermato Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo, che durante l’evento commenterà un video-documentario dedicato alle testimonianze del primo conflitto mondiale sul territorio della Regina delle Dolomiti, in compagnia degli storici Daniele Ravenna e Giuseppe Severini, ispiratori della legge di tutela per i beni storici. Un evento su invito aperto alla stampa di settore e di viaggio e agli appassionati di musica, nato dalla collaborazione tra Cortina Turismo, il Festival Dino Ciani e l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.  In quest’occasione, infatti, verrà anche presentato il programma estivo 2015 del Festival, che si terrà dal 30 luglio al 15 agosto a Cortina, nell’ambito degli appuntamenti CortinaèCultura: «È una grande soddisfazione vedere Cortina protagonista a Parigi con questo articolato “assaggio” degli eventi estivi dedicati all’arte, alla letteratura, alla musica, alla storia e alla tradizione» ha affermato l’Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo. Il prof. Alberto Saravalle, presidente del Festival, illustrerà gli spettacoli della nona edizione: un vero e proprio omaggio al contributo dell’America alla cultura musicale, cinematografica, letteraria e figurativa del XX secolo. A seguire, il recital del soprano Madelyn Renée e del pianista Jeffrey Swann, direttore artistico del Festival, che allieteranno il pubblico con musiche di Chopin, Donizetti, Verdi, Offenbach, Bizet, Saint Saëns, e Loew. A conclusione dell’evento, il buffet elaborato dagli chef Paola De Lorenzi e Matteo Siorpaes del Rifugio Averau, che il Sunday Times ha inserito nel novero dei dieci migliori ristoranti con cucina tipica nelle Alpi e che si trova nelle immediate vicinanze del Museo all’aperto della Grande Guerra delle 5 Torri, dove si possono percorrere le trincee e le postazioni restaurate. Gli chef hanno ideato un menù interamente ispirato alla cucina di guerra, accostando gli “storici” Aspic Norvegese e Imperial gitter ai celebri Cappelli d’Alpino del Rifugio Averau; ai sapori antichi del pane di segale e mais e dello Speck alla Zuppa d’orzo; e proponendo Bicchierini di cioccolato con Grappe al Fieno e di Pera accanto a una vera riscoperta d’epoca: il Caffè di fichi. Una selezione gastronomica originale, che deriva da un attento studio, sorto dalla collaborazione tra lo chef Matteo Siorpaes e il professor Paolo Giacomel. I vini della serata saranno offerti dalla cantina Tenuta Santa Maria Valverde, Azienda Agricola Nicola Campagnola. La cantina – presente nella casa colonica dove la sua famiglia iniziò la a coltivare la vite, alla fine del ‘800 – e vigneti sono situati a circa 500 metri sul livello del mare, sulla collina di Marano di Valpolicella, considerato uno dei cru più vocati in Valpolicella per la produzione dei grandi rossi. Alcuni oggetti “a tema” – tra cui alcune gavette fornite dal Comando Truppe Alpine di Bolzano – creeranno nella sala degli specchi dell’Istituto, riservata al buffet, un rinvio a quanto vissuto nel corso della serata: la presentazione dei percorsi della Grande Guerra, le emozioni evocate dalla performance musicale e la riscoperta di sapori dimenticati, in un viaggio sinestetico attraverso la storia, grazie alla collaborazione di tutte le percezioni sensoriali.

 

 

 

 

 

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