Al Veneto il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha detto che non è ammissibile l’uso di proiettili di gomma per allontanare la fauna selvatica. Il ministro nelle scorse settimane ha annunciato che impugnerà davanti alla Corte Costituzionale le leggi delle province di Trento e Bolzano che hanno autorizzato gli abbattimenti mirati di lupi e orsi ritenuti pericolosi. Costa ha anche annunciato che a settembre riaprirà un tavolo con Regioni e Province autonome per arrivare a un Piano lupo condiviso, sbloccando l’impasse registrata alla fine della scorsa legislatura. “Forse c’è stato un fraintendimento o un disguido, ma la Regione Veneto conferma di aver inviato il 18 luglio scorso la richiesta al ministero dell’Ambiente per poter intervenire con ulteriori strumenti dissuasori nei confronti di un lupo che manifesta comportamenti particolarmente confidenti e pericolosi sull’altopiano di Asiago”. Così l’assessore all’agricoltura caccia e pesca della Regione Veneto Giuseppe Pan, in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Ambiente sull’autorizzazione all’utilizzo di proiettili di gomma per allontanare un lupo particolarmente ‘confidente’, e quindi pericoloso, da alcune malghe dell’altopiano di Asiago (Vicenza). “Con una dettagliata relazione sui ripetuti episodi di avvicinamento in orario diurno del lupo ai bovini al pascolo e ai malgari – ha puntualizzato Pan – la Direzione Agroambiente Caccia e pesca della Regione Veneto il 18 luglio scorso ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale l’autorizzazione a fare ricorso anche a proiettili di gomma per indurre quell’esemplare a maggior diffidenza. Il parere favorevole di Ispra, che tra l’altro dà anche notizia dell’avvenuta recezione della nostra istanza da parte del Ministero competente, ci ha confortato. In ogni caso siamo consapevoli della carenza di studi sui metodi dissuasivi nei confronti del lupo e restiamo sempre ben disponibili ad un confronto diretto con il Ministero per poter affrontare, insieme alle altre Regioni, facendo tesoro delle rispettive esperienze, le criticità che la presenza del lupo determina negli ambienti antropizzati e tradizionalmente legati ad allevamento e pastorizia”. “Sono fiducioso che – ha concluso Pan – il problema della difficile convivenza tra grandi predatori e attività umane possa essere affrontato quanto prima da Governo e Regioni in modo responsabile, con un nuovo Piano nazionale di gestione del lupo, che con il supporto di tutti gli strumenti scientifici e nel rispetto della sostenibilità ambientale e della biodiversità saprà tener conto anche del particolare contesto sociale ed economico delle ‘terre alte’ nel quale il predatore è tornato ad insediarsi”. Sta di fatto che forte opposizione alla richiesta veneta di sparare con proettili di gomma al lupo è stata fatta dalle organizzazioni ambientaliste tipo Lav, Wwf, Enpa. La sottosegretaria Vannia Gava, come pubblicato dalla stampa locale vicentina, nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci dell’Altopiano e con loro si è detta favorevole alla misura. Per Gava “la situazione è drammatica, se si pensa che negli ultimi 30 giorni si sono registrati più di 30 attacchi a capi di bestiame. Questi eventi stanno mettendo a dura prova un’economia montana vivace e animata da giovani imprenditori”. Ora in un comunicato ha ribadito che “in virtù di recenti precedenti, come avvenuto per la Provincia di Trento nei mesi scorsi, ritengo che non dovrebbero esserci ostacoli”. A Trento sono stati autorizzati i proiettili di gomma contro gli orsi pericolosi. A questo punto è lecito prevedere che il lupo, almeno per 2 mesi a venire, potrà cacciare prede senza essere colpito da proiettili di gomma; questo è il tempo politico-burocratico per trovare un accordo tra ministero, regioni e province autonome, e non è scontato che possa intervenire l’Europa per ribadire, quel che è noto, che il lupo è animale protetto.

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