All’università Ca’ Foscari di Venezia il primo Master che insegna a gestire nel migliore dei modi la coesistenza tra uomo e animali selvatici, tutelando la biodiversità in punta di diritto. Da dove è maturata questa esigenza? Se parliamo di lupi, orsi e cinghiali solo quando scatta l’emergenza, significa che l’approccio è sbagliato e mancano le giuste professionalità. Ecco che il Master in Gestione e amministrazione della fauna selvatica, un percorso formativo unico, non solo nel panorama nazionale, che formerà professionisti in grado di “far dialogare l’ordine della natura con l’ordine del diritto”, come ha ilustrato il direttore Marco Olivi, giurista e professore al Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari. “L’emergenza mal si sposa con la quotidianità del problema, che richiede invece scelte di sistema, ha detto il docente; si diffondono numeri e soluzioni basati su ideologie o interessi di parte, ma privi di analisi scientifica. Oppure, assistiamo a scelte corrette dal punto di vista gestionale, ma che si infrangono a contatto con l’ordinamento giuridico. Basti pensare al piano nazionale del lupo frutto di anni di ricerche (foto), ma che ha subito un arresto in sede di Conferenza Stato Regioni. O al caso delle leggi regionali sul controllo del cinghiale dichiarate incostituzionali”. Le lezioni del Master, promosso da Ca’ Foscari Challenge School, cominciano a novembre. Seguiti da docenti specializzati, i partecipanti matureranno competenze sia nel campo della biologia che nelle materie giuridiche. Il progetto formativo, informa una nota dell’ateneo, sta già destando molto interesse sia da parte dei corpi speciali dedicati alla tutela delle aree naturalistiche, sia da parte delle istituzioni e amministrazioni di competenza proprio per l’originalità, l’attualità del tema e l’interesse nazionale e internazionale per le figure professionali a cui si rivolge.

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