Un viaggio nelle grandi mostre iniziato con Dante non poteva che concludersi con il Poeta, ma stavolta nella città di Cangrande della Scala, Verona.
Inserita come momento importante dell’iniziativa “Verona, Mostra Diffusa”, alla Galleria d’Arte Moderna A. forti, imperdibile “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona”, sino al 3 ottobre. Dante e Romeo e Giulietta, uniti in una grande mostra. Due miti universali, entrambi fondamentali per il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che si nutrì in parallelo della presenza storicamente fondata di Dante alla corte di Cangrande e di quella immaginaria dei due sfortunati amanti, creati nella cornice di un Trecento cortese e poi resi immortali da William Shakespeare. Nella mostra, opere d’arte e testimonianze storiche dal Trecento all’Ottocento, ovvero tra il momento del compiersi storico delle vicende e il secolo del loro revival ideale. In Contemporanea, anch’essa compresa nel percorso dantesco veronese, al Museo di Castelvecchio “Dante negli Archivi. L’Inferno di Mazur”. L’incisore statunitense tra i maggiori del Novecento, illustra il viaggio di Dante con sconvolgente forza. La sua è una interpretazione “agghiacciante ed indelebile”, decisamente originale, e certamente intimamente sentita. Il percorso all’interno dei gironi infernali è condotto dall’incisore: “l’artista, come nostro Virgilio, vede ciò che Dante ha “visto”, egli annota. Ad emergere da questa esperienza è un audace confronto tra il grande interprete contemporaneo e l’immaginario medievale. Ancora alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione, “La mano che crea. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore, collezionista e mecenate. Intorno alla celebrazione di Ugo Zannoni, scultore tra i maggiori dell’Ottocento, si è sviluppato un progetto che indica una nuova modalità di approccio alla realizzazione delle mostre. Le 200 opere della collezione Zannoni, da lui donata alla sua città, documentano l’artista e offrono una potente panoramica sugli maestri del suo tempo, da lui collezionati. Nel settimo centenario dantesco, la mostra non poteva non soffermarsi anche su un’opera tra le più celebri dello scultore: il monumento veronese a Dante. Non solo Dante a Verona. La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti propone infatti, sino al 30 settembre, ”Contemporaneo non stop. Il respiro della natura”. Una mostra grazie alla quale l’Arte Contemporanea torna ad avere dedicata una sezione specifica alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Il nuovo spazio, aperto ufficialmente in occasione di ArtVerona 2020, ospita esclusivamente opere dei principali esponenti del Contemporaneo. Poi, due appuntamenti internazionali: “Self-reflections by Italian artists Omar Galliani and Lorenzo Puglisi with a special focus on the art-work by Tintoretto “Self-Portrait with a Book”, Riga, (Lettonia), al Latvian National Museum of Art Riga Bourse. La mostra (dal 20 agosto) affianca autoritratti di Omar Galliani e Lorenzo Puglisi, che nel grande salone della Riga Bourse paiono porsi in interazione l’un l’altro. Nelle sale attigue ad essere esposti sono disegni e dipinti dei due artisti, mentre una speciale sezione interattiva consente di visualizzare la storia degli autoritratti nell’arte italiana. Per la grandezzadell’autoritratto nell’arte italiana, dagli Uffizi giunge l’affascinate “Autoritratto con libro” del Tintoretto.Dalla Repubblica Baltica alla vicina Svizzera. Dove “Le donne, l’arte e il Grand Tour. Gioielli in micromosaico e dipinti-ricamo in collezioni private svizzere” è l’intrigante mostra proposta sino al 3 ottobre dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate (Mendrisio), nel Cantone Ticino. È la fortunata occasione per scoprire due collezioni davvero rare e particolari. La prima è dedicata ai tableau brodé realizzati in epoca neoclassica da donne di origine ugonotta. Ricorrendo a pittura, acquarello e ricamo su un supporto in seta, illustravano momenti delle opere di Rousseau ma anche soggetti cari al mondo classico. (seconda parte/Esseci)

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