Il Tirolo austriaco si è ritirato dal vertice internazionale di Bolzano sul traffico pesante al Brennero e non ha firmato il documento finale. Era stata prevista la partecipazione dei tre ministri dei trasporti e delle delegazioni delle regioni interessate, però qualcuno, come l’Italia, ha ritenuto che l’incontro non desse risultati condivisi. “Abbiamo già varato in passato tre dichiarazioni di intenti, ed è arrivato il momento di intraprendere provvedimenti concreti”, ha detto il governatore del Tirolo Günther Platter; egli ha spiegato ai cronisti che esiste una bozza per un documento aggiuntivo che sarà valutato nelle prossime settimane e che potrebbe essere poi varato al prossimo vertice in autunno. Il governatore trentino Ugo Rossi si è detto soddisfatto per le garanzie arrivate dal nuovo governo a favore dell’alta velocità e l’alta capacità sulla linea ferroviaria del Brennero, ovvero le tratte di accesso per il tunnel del Brennero. Rossi ha precisato che la nota aggiuntiva del Tirolo “contiene punti condivisibili, ma non può essere firmata senza il memorandum”. Un invito ad una più favorevole valutazione sul traffico pensante lo ha fatto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a proposito dulle misure prese dall’Austria per il Brennero. Il ministro Toninelli (assente per impegni di governo) ha sostenuto, in un messaggio, che “i blocchi sono inaccettabili. l’Italia è in primissima linea dal punto di vista dello sforzo economico, in ottica multimodale di trasferimento progressivo del traffico dalla gomma al ferro. E ci aspettiamo che il governo austriaco riconosca questo impegno”. La conferenza stampa, fissata in un primo momento per le ore 12.45, per presentare il documento finale, è stata rinviata. Resta in essere il braccio di ferro tra il Tirolo austriaco e la Germania per le misure che dovrebbero portare ad una riduzione dei camion. Negli ultimi dieci anni il numero dei tir al valico italo-austriaco è salito di quasi un milione a due milioni e mezzo all’anno. Il Tirolo da alcuni mesi sta attuando una forma di ‘numero chiuso’ nelle giornate di bollino nero, facendo transitare solo 300 mezzi pesanti all’ora dalla Germania verso sud. Questo contingentamento è stato duramente criticato da Berlino e ha causato la disdetta del ministro Andreas Scheuer che tuttavia ha delegato un sottosegretario a partecioare ai lavori di Bolzano.

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