La terza filiale di “Velvet Media” di CastelFranco Veneto è stata aperta a Dubai. A dare l’annuncio il ceo, Bassel Bakdounes (nella foto): “Un mercato in forte espansione ce lo chiedeva: agevoleremo sempre di più il processo di internazionalizzazione delle pmi che utilizzano i nostri strumenti di marketing”. L’approccio al mercato globale di “Velvet Media” peraltro è nota. Già da un paio d’anni l’azienda ha aperto uffici negli Stati Uniti, precisamente a Denver, e in Thailandia, a Bangkok. Inoltre, è l’unica azienda italiana a far parte della rete Worldwide partners global agency, network tra i più grandi al mondo di società specializzate in comunicazione e marketing: sono oltre sessanta agenzie indipendenti di quaranta paesi tra Asia, Africa, Europa e America. “La nostra forza è il collegamento reale col territorio, il marketing non si improvvisa: va declinato in base alle esigenze relazionali e sociali del luogo”, ha precisato Bakdounes. “L’unico modo per comunicare in modo corretto è avere dei referenti in loco che conoscono esattamente quello che accade”. Un esempio? Negli Emirati Arabi Uniti comunicare a target ben precisi, attraverso linguaggi e visual specifici, serve perché spesso l’acquisto è guidato dal parere di parenti e amici. Fondamentale dunque curare la brand reputation. “Importanti anche le dinamiche non verbali”, incalza Bakdounes. “In generale, la gestualità viene utilizzata con una certa frequenza, specialmente quando c’è molto entusiasmo attorno all’argomento trattato”. Qualche altra regola? Per salutare con rispetto, dopo aver stretto la mano, mettere la mano destra vicino al cuore o al petto e ricordare che la stretta di mano dura più a lungo rispetto alla media europea. Ma serve fare attenzione: il mondo arabo potrebbe interpretare negativamente eccessiva familiarità con persone del genere opposto. Di certo, mani in tasca o appoggiarsi al muro sono simbolo di mancanza di rispetto. “Atteggiamenti come saluti troppo entusiasti o animati, conversazioni scherzose, o un inviti informali per un pranzo possono essere facilmente mal interpretati”, incalza Bakdounes. “La dimostrazione in pubblico dell’intimità tra coppie è proibita dal codice sociale arabo, incluso tenersi per mano o tenersi a braccetto. Al contrario, gli arabi dello stesso genere tipicamente stanno molto vicini tra di loro durante una conversazione. Tenere una distanza «europea», potrebbe indurre a pensare che non apprezziate la loro presenza o che siate delle persone molto fredde”. “Velvet Media”, agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto (Treviso) è nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi gestisce il marketing in outsourcing di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 130 persone in continua espansione. Il bilancio 2017 è stato chiuso a tre milioni, per il 2018 si attende una crescita a doppia cifra. In tutto, si stima che l’agenzia abbia generato un indotto di circa cento milioni di euro di investimenti in marketing di vario tipo. Il core business è la gestione della comunicazione aziendale a tutti i livelli: dal grafico al video maker, dal fotografo al programmatore di siti, dall’esperto in event management al professionista della lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune società parallele, che hanno sviluppato specializzazioni dal marketing sportivo all’hospitality negli eventi di moto e auto; ma anche nella gestione delle reti wi fi e degli influencer sui social, senza dimenticare i servizi dedicati agli hotel. Negli ultimi due anni in Italia sono state aperte tre filiali: a Venezia, presso il Palazzo Regina Vittoria a due passi da Piazza San Marco, a Jesolo, in via Aquileia e in Trentino Alto Adige, a Levico Terme.

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