Buona notizia: circa 26 miliardi di euro ancora da saldare per i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. E’ quanto afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in relazione alle misure previste dalla manovra finanziaria del Governo per accorciare i tempi di liquidazione delle fatture che per adesso raggiungono in media i 55 giorni ma con picchi di ritardo che in alcuni casi superano i 500 giorni. Nel primo semestre del 2018 – spiega Uecoop su dati Mef – gli enti pubblici sono diventati più rapidi con un risparmio medio di 18 giorni rispetto all’anno precedente. Ma si tratta di medie e spesso purtroppo i tempi restano ancora troppo lunghi – sottolinea Uecoop – infatti se si studia la lista dei 496 enti pubblici peggiori pagatori a livello nazionale si rileva un ritardo medio di 200 giorni dalla scadenza della fattura. Una situazione che pesa sui conti delle aziende e delle cooperative mettendone a rischio la stabilità finanziaria. I ritardi della pubblica amministrazione rappresentano un grave problema sia per le cooperative di lavoro che sono ad alta intensità di manodopera sia per quelle sociali che sui territori si fanno carico di responsabilità e servizi con i quali – conclude Uecoop – affiancano lo Stato per rispondere in modo adeguato alla domanda di servizi sociali essenziali ai cittadini.

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