Leadership femminile: quali sono i modelli emergenti in Italia e nel Veneto, una delle regioni con il più alto numero di manager donna. Un convegno il 16 marzo all’Orto Botanico di Padova. Parlare di donne e lavoro significa, ancora oggi, discutere di un fenomeno marginale, sebbene in continua crescita. Parlare di donne e manager, ancor di più. A confermarlo è una recente ricerca di Boston Consulting Group “Women at the top”, che analizza i dati relativi a diversi Paesi europei. Dalla ricerca emerge che in Italia solo il 22% dei manager è donna, in confronto alla media europea, sempre bassa, del 29%. La colpa non è solo della “cultura aziendale” ancora maschilista. Spesso si tratta di scelte individuali che diventano inconsapevolmente di genere e che sono collegate soprattutto alla difficoltà di conciliare un lavoro molto impegnativo con la famiglia. Di questi argomenti, dell’evoluzione della leadership femminile e di come salvare la donna manager dai falsi stereotipi e dai luoghi comuni, si parlerà nel corso della Tavola Rotonda “Manager è donna. Essere leader: sintonie, divergenze e nuovi modelli emergenti in Veneto”, che si svolgerà a Padova il 16 marzo alle ore 9.30. L’evento è organizzato da Federmanager Veneto e gruppo Minerva con il patrocinio dell’Università e del Comune di Padova, Fondazione Nordest e Confindustria Veneto. Amelia Bertolaso, coordinatrice di Padova Minerva, aprirà i lavori insieme a Maurizio Toso, Presidente di Federmanager Veneto e Silvia Oliva, in rappresentanza di Fondazione NordEst. Moderatore della Tavola Rotonda, Sabrina Talarico, giornalista esperta in comunicazione, che coordinerà gli interventi di alcuni tra i più importanti esperti del mondo della managerialità femminile e dell’impatto sociale del work life balance: Franca Bimbi, sociologa Università di Padova; Maria Raffaella Caprioglio, delegata alle relazioni industriali di Confindustria Veneto nonché Presidente UMANA, colosso del mondo interinale; Roberta Cavenaghi, medico Maggiore Arma dei carabinieri; Marina Cima, rappresentante Federmanager Minerva; Sara Erbetta, general manager con pluriennale esperienza in multinazionali; Alessandra Giordano, direttore Delivery Intoo. Va rivotdato che le donne manager sono poche, ma laddove ci sono, la performance finanziaria aziendale aumenta considerevolmente. Lo rivela un’indagine condotta dal Credit Suisse Research Institute su oltre 3.000 imprese nel mondo e più di 30.000 manager. L’Italia, per quanto riguarda i fattori di crescita, non è comunque il fanalino di coda, perché la stessa ricerca evidenzia come le donne nei consigli di amministrazione siano triplicate negli ultimi 3 anni, passando dal 5,5% al 17,5%. In questa corsa veniamo dopo Francia e Germania, ma davanti a Spagna e Stati Uniti.Nel corso della Tavola Rotonda si parlerà di nuovi stili manageriali ,dell’impatto socio-economico della leadership femminile, di problemi e opportunità, evoluzione e innovazione, welfare territoriale e generativo, specificità e complessità, del manager intermedio, di come si possa conciliare il lavoro con la carriera, di come si possa coniugare professionalità e femminilità, del valore aggiunto delle donne al vertice, della differenza tra donne amate e temute, tra donne aggressive e assertive, di transizione di carriera, discontinuità e abbandono del lavoro. Si discuterà infine di come le donne possano fare carriera senza snaturare la propria personalità, senza “trasformarsi in un uomo”, come scrive Chiara Cecutti nel suo libro “Quando il manager è donna”, diventato cult per le nuove generazioni. In altre parole, delle differenze semantiche, fisiche, culturali, psicologiche tra l’universo femminile e maschile in rapporto alla leadership. Di modelli di riferimento, profili dirigenziali, di quanto il mondo lavorativo (pubblico e privato) è disposto a concedere alla donna manager, di quali sono i contesti in cui ci si muove. Si cercherà anche di capire se le donne italiane preferiscono il middle o senior management rispetto al ruolo nei vertici aziendali e come si possa fare carriera senza rinunciare a famiglia e socialità.(foto arch.).
Info talarico@studioeidos.it

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