Straordinarie piste ciclabili uniscono le regioni ed i paesaggi di Veneto e Friuli Venezia Giulia, facendo scoprire al turista l’enorme patrimonio naturale di questa parte d’Italia attraverso un mezzo ecologico e salutare. L’interesse nei confronti del cicloturismo è da anni in crescita; la vacanza su due ruote è un fenomeno valutato in 44 miliardi di euro in Europa, che si stima in Italia abbia un valore di 3,2 miliardi di euro. L’economia della bicicletta può portare inoltre altri benefici, con ricadute sul benessere e la salute, risparmi di carburante e riduzione dei costi ambientali e sociali delle emissioni di gas.
Il Friuli Venezia Giulia conta tra le sue ciclabili la fenomenale Alpe Adria, che con i suoi ponti, ex gallerie ferroviarie e paesaggi variegati, è una delle più affascinanti d’Europa, snodata su ben 415 chilometri per collegare Salisburgo a Grado, dalla montagna al mare e che il collegamento bici-bus estende da Grado a Parenzo, passando per Trieste. Sulla Ciclovia Alpe Adria (foto) si è registrato un incremento di passaggi che lo scorso anno si sono avvicinati ai centomila transiti, circa il 60% di austriaci e tedeschi e il 40% di italiani. Occorre lavorare ancora per completare i tratti mancanti, perché c’è una grande competitività: in Veneto, sul Garda, si sta costruendo una spettacolare ciclovia a strapiombo sulle rive del Lago, uno dei maggiori d’Europa, che permetterà di pedalare da Limone sul Garda fino al confine con la provincia di Trento. Un itinerario ciclabile di 190 km. con panorami mozzafiato, collocato in una posizione strategica, crocevia tra i due percorsi Eurovelo EV7 “Itinerario dell’Europa Centrale” ed Eurovelo EV8 “Itinerario Mediterraneo” e quindi direttamente connesso alla rete ciclabile europea. In Veneto si lavora anche alla ciclabile del Piave, 110 km in Provincia di Belluno, 90 km in quella di Treviso, 20 km in Provincia di Venezia per un totale di 220 chilometri, che sale a 1.700 metri di quota, in un tragitto che va dalle Dolomiti a Venezia e la sua laguna. Un percorso ricco di storia, arte e culture millenarie. Protagonista è il Fiume Sacro che rappresenta un filo conduttore che lega anche due siti Unesco: le Dolomiti e Venezia. Ma lo stesso si può dire della Ciclovia Alpe Adria, che sul suo percorso incontra Palmanova ed Aquileia e con breve deviazione Cividale. Il progetto della ciclabile del Piave prevede che l’itinerario sia percorribile risalendo o discendendo il fiume a piedi o in bicicletta, affrontando vari temi: i musei, la Grande Guerra, castelli e abbazie, antiche chiese e ville. Non mancano in Veneto altri percorsi suggestivi presenti in tutte le province, diversi gli uni dagli altri, brevi o più lunghi da percorrere in varie tappe, al mare, in montagna, lungo il Sile o sui colli per scoprire paesaggi incantevoli e angoli particolarmente affascinanti, con collegamento agli altri percorsi dell’entroterra così da offrire una rete di itinerari attrezzati per gli amanti della bicicletta. Nell’Alto Adriatico nuovi passaggi per le due ruote collegano il lungomare di Lignano Sabbiadoro di otto chilometri alla pista ciclabile di nove chilometri denominata “Passeggiata Adriatico” lungo la spiaggia di Bibione, con possibilità di raggiungere la Brussa di Caorle grazie ad un “passo barca”, il servizio che fino a settembre permetterà il trasporto di bici e persone in un incantevole percorso che consente di ammirare le bellezze naturali della laguna veneta, alla scoperta dei labirinti di canne e delle aree popolate da aironi e cicogne. I quattordici itinerari cicloturistici che dalle spiagge conducono verso l’entroterra sono anche a portata di smartphone grazie ad una nuova mappa digitale che indica le peculiarità dei vari percorsi, segnala i collegamenti con le altre vie e i punti di interesse come noleggi, meccanici e ristori: un vero e proprio navigatore per cicloturisti. (ODM)

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