“I nostri due Paesi vantano già un’ottima collaborazione nel settore dei trasporti e negli ultimi anni Italia e Cina hanno mantenuto frequenti scambi; possiamo rafforzare e elevare il livello di questa collaborazione sulla base della piattaforma già esistente”. Lo ha assicurato il viceministro dei Trasporti, Dai Dongchang, alla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso dell’incontro (foto) in occasione di una visita economico-istituzionale in Cina. Nel corso del colloquio al quale, oltre all’ambasciatore italiano Ettore Sequi, era presente anche il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, Serracchiani ha avuto modo di mettere in luce le potenzialità di una regione che “ha lavorato molto per concretizzare il progetto della Belt and Road initiative”. Il Friuli Venezia Giulia, per posizione geografica e per aver sviluppato la sua vocazione di piattaforma logistica, è un crocevia di importanti vie di trasporto, con un sistema portuale connesso e che può offrire vantaggi unici come extradoganalità e possibilità di prima lavorazione delle merci. Un ruolo strategico che il viceministro Dai ha riconosciuto al Friuli Venezia Giulia e, soprattutto al porto di Trieste “che – ha rilevato – ha condizioni naturali molto vantaggiose ed è molto sviluppato nelle infrastrutture”.  In merito agli investimenti, Dai ha ricordato che il governo incoraggia e sostiene le aziende cinesi che investono nei porti italiani, supporto fornito sempre rispettando le regole del mercato. La presidente della Regione Serracchiani ha preso parte all’incontro con i vertici di China Communications Construction Company Limited (Cccc), la più grande società di progettazione e costruzione di porti in Cina, la maggiore dell’Asia e il terzo gruppo nel settore infrastrutture al mondo. Negli ultimi anni la Cccc si è dimostrata una delle compagnie di costruzioni più attive nell’ambito della Belt and Road Initiative, diventando uno dei principali appaltatori del mondo. A ricevere la presidente Fvg, accompagnata dall’ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Sequi, promotore dell’incontro nella sede della Company, è stato il vicepresidente Sun Ziyu, presente una delegazione manageriale di alto livello. Serracchiani ha illustrato le potenzialità del Friuli Venezia Giulia, la sua posizione strategica per il collegamento con i Balcani, unica regione italiana ad avere stretto un accordo bilaterale con la Baviera, e ha ricordato il forte investimento che il Governo italiano ha fatto sul porto di Trieste, individuato, assieme a quello di Genova, come approdo ideale della Via della Seta in seguito al recente incontro tra il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e il presidente cinese Xi Jinping. A illustrare le importanti possibilità di investimento nello scalo giuliano, è stato il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino. I dati di incremento dei traffici a due cifre del porto, i suoi vantaggi legati ad accessibilità e regime di porto franco, l’elevata intermodalità (già primo scalo ferroviario italiano per merci, l’obiettivo nel 2018 dell’Autorità portuale è quello di raggiungere quota 250 treni a settimana in grado di trasportare merci in tutta Europa, dal Belgio all’Ungheria) hanno fatto dichiarare a Sun Ziyu che la Cccc “guarda con grande interesse ” al piano di sviluppo, già in fase avanzata, di Trieste.

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