La situazione è in evoluzione, potrebbe essere questione di giorni: sono parole dette da Emanuela Perazzoli, presidente di Melegatti, in relazione alle voci di un nuovo partner per la storica azienda dolciaria veronese specializzata principalmente nel produrre i pandori. Non si conosce ancora se si tratta di una collaborazione a livello industriale o di un nuovo socio disponibile ad entrare nel capitale sociale in seguito ad aumento di capitale. Voci di ambienti industriali, però non confermate, indicano la società Ferrero. La presidente Perazzoli ha aggiunto: stiamo costruendo un grande progetto e abbiamo vincoli di riservatezza, ma non ha negato le attuali difficoltà. Va ricordato che è da febbraio, da quando Melegatti ha inaugurato il nuovo stabilimento a San Martino Buon Albergo (con un investimento che è costato 15 mln di euro), che si parla di una possibile collaborazione con il colosso dolciario piemontese per la fornitura di croissant. La presidente s’è detta convinta che ci siano tutti i margini per superare questo stato di crisi. In questo recente periodo ci sono anche problemi dei lavoratori stabili e quelli stagionali. Gli stipendi di agosto e settembre non sono stati ancora corrisposti e la campagna di Natale – quella tradizionale dei pandori – procede in uno stato di super rallentamento, tra rinvii  per mancanza di materie prime e perchè nello stabilimento non c’è la linea attiva del gas. Le organizzazioni sindacali sono in attesa degli eventi. Il 7 ottobre è in programma un incontro, tra la proprietà e i rappresentanti dei sindacati: è la data che conferma o meno la presenza di un partner industriale o di un nuovo socio. L’altra priorità è quella di poter con urgenza ripartire con la produzione dei pandori; la presidente ha assicurato che nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, si attiveranno i cicli produttivi del tradizionale dolce da ricorrenza, leggasi Natale 2017. Melegatti è l’azienda che ha creato il pandoro, brevettato da Domenico Melegatti nel 1894. Però, dopo 123 anni lo storico marchio del dolce natalizio, si rischia di avere problemi produttivi. A denunciarlo sono i lavoratori dell’azienda veronese, in maggioranza donne, che hanno manifestato davanti al municipio di San Giovanni Lupatoto. I sindacati e i componenti della Rsu hanno incontrato il sindaco Attilio Gastaldello che si è attivato per un incontro con l’azienda. Gli addetti sono un centinaio tra lo stabilimento storico di San Giovanni Lupatoto e in quello inaugurato a febbraio a San Martino Buon Albergo;  a questi dipendenti si devono aggiungere altri 200 stagionali. L’anno scorso Melegatti ha fatturato 70 milioni di euro producendo dolci da ricorrenza e merendine. La sindacalista della Flai-Cgil Paola Salvi ha ricordato che in Melegatti ci sono molti lavoratori monoreddito, che non vedono soldi da due mesi, ma restano in fabbrica, però senza produrre. Poi, ci sono stagionali che sono stati chiamati per la produzione invernale e di conseguenza hanno sospeso la disoccupazione e rinunciato ad altre opportunità e poi non hanno più lavorato. La sindacalista ha lamentato che con l’azienda non si ottengono risposte nemmeno per l’attivazione della cassa integrazione. (Nella foto: una confezione di pandoro Melegatti, con il cantante-testimonial Valerio Scanu).

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