branco di cinghiali in cerca di cibo sui colli euganei. Tra le testimonianze quella del sindaco di Brendola.

Un anno di proroga e’stato deciso per il Piano triennale di controllo delle nutrie e del cinghiale. La Regione del Veneto, nelle more dell’adozione dei nuovi programmi scaduti a dicembre scorso, per assecondare le necessità delle imprese agricole vessate da queste specie invasive ha deciso di prolungare l’efficacia dei provvedimenti riassegnando poteri alle province, alla Città metropolitana di Venezia e ai soggetti coinvolti nell’ambito di una gestione comune del problema. Nelle procedure decisionali un ruolo decisivo – ha ricordato Coldiretti – lo riveste l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che fornisce un parere in merito alla correttezza delle misure regionali rispetto alla normativa nazionale ed europea. Coldiretti con una sua nota ha sittolinato che “la presenza di questi animali impatta sul rischio igienico sanitario, l’assetto idrogeologico e in generale sull’equilibrio del territorio”. Come noto le nutrie costruiscono tane lungo gli argini di fiumi e altri corsi d’acqua indebolento parte del territorio di protezione. I cinghiali da anni ormai si sono moltiplicati creando vere comunita’; la loro presenza nellw vicinaze dei centri abitati e’dovuta alla ricerca di cibo ma sono stati e sono pericolosi alla circolazolne stradale, in particolare nelle ore notturne, perche’attraversano le strade e sono causa reale di incidenti. Questo si verifica sui colli euganei e nelle province di Verona,Vicenza e Treviso. (ph arch.).

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