I giovani di Coldiretti Veneto, nel segno della continuità, hanno confermato Alex Vantini quale delegato regionale (foto). Comincia il secondo mandato dell’ imprenditore agricolo veronese affidatogli da un centinaio di under 30, in rappresentanza della base sociale che conta oltre un migliaio di giovani. L’ assemblea riunitisi a Mestre alla presenza dei vertici dell’associazione, il direttore Pietro Piccioni e il presidente Martino Cerantola. ha accordato la fiducia all’unanimità ad Alex Vantini che per l’occasione ha avuto pure le congratulazioni dell’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan intervenuto all’assise per annunciare la massiccia adesione ai bandi del Piano di Sviluppo Rurale, l’ultimo dei quali scaduto al 29 marzo scorso conta 420 nuovi progetti per neo insediati. Il profilo del leader della nuova generazione Coldiretti incarna gli elementi distintivi di chi si approccia ora ad un mestiere antico con tutto il potenziale innovativo frutto di entusiasmo, preparazione professionale, culturale, educazione e rispetto verso il territorio e chi lo ha conservato.  Frutticoltore nell’immediata periferia scaligera da qualche anno ha introdotto nella sua azienda un team di colleghi di altri settori che con lui hanno avviato un servizio di e-commerce con consegna porta a porta di quanto viene coltivato e successivamente venduto nello spaccio aziendale. Una collaborazione all’insegna dell’ amicizia e del riguardo verso chi ha provato alcune difficoltà ad emergere sul mercato trovando nuove energie nel progetto di qualcun altro. Valori che in campagna trovano ancora significato e la platea che ha assisto ai lavori ne è la prova tangibile attraverso le testimonianze di ragazzi e ragazze dell’agricoltura che in tutte le province vivono esperienze solidali oltre che imprenditoriali.  Negli interventi dei relatori che hanno accompagnato i lavori assembleari si e’ respirata aria di futuro ad alta tecnologia. Inevitabile questa proiezione –  ha detto Lorenzo Furlan dell’Agenzia Veneta per l’Agricoltura che ha parlato di satellitari, droni, radar per l’attivita’ di precisione a favore della riduzione dell’impatto ambientale, illustrando quanto fatto in via sperimentale dai tecnici agronomici, ora a tutti gli effetti a disposizione di ogni operatore. Letteralmente sulla luna tutti i partecipanti sono stati trasportati invece dal collegamento audio con un ingegnere aerospaziale collegato via skipe. E se le fasi lunari hanno guidato da sempre genitori e avi, ora la gioventù agricola di Coldiretti guarda ai pianeti e alla strumentazione degli austronauti per vegliare sullo stato di salute dei terreni e della natura quale fonte inesauribile di sfide per tutti coloro che investono nella qualita’ della vita.

 

 

 

 

 

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