L’Italia è da sempre soggetta a rischi naturali e antropici e con cadenza periodica è sconvolta da avvenimenti catastrofici di cui tutti abbiamo memoria e che hanno profondamente modificato la nostra vita, oltre a ciò ogni anno assistiamo ad una catastrofe che molto spesso passa inosservata, per non parlare dei circa mille infortuni mortali sul lavoro. I recenti avvenimenti occorsi nel mese d’agosto a Genova e Bologna e l’allarme relativo all’incremento degli incidenti mortali nel Veneto riportano drammaticamente alla cronaca la necessità di affrontare le problematiche della previsione e prevenzione dei rischi basandosi sulla cultura della sicurezza. Il contributo dell’Università di Padova in questo contesto è significativo tenendo conto delle esperienze di vari gruppi di ricerca da anni impegnati su queste tematiche. Un elemento essenziale dal punto di vista formativo è l’attivazione a partire dall’anno accademico 2016/17 del corso di laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile ed Industriale (http://www.is.dii.unipd.it). Il precorso formativo di tipo interdisciplinare civile/industriale, è caratterizzato da un ampio percorso comune orientato ad acquisire gli aspetti metodologici dell’analisi del rischio e tecnico-normativi, che permetta a tutti i laureati magistrali di conseguire una formazione di base molto solida e di avere capacità di affrontare le problematiche di sicurezza complesse, con particolare riguardo agli aspetti del rischio sismico, delle attività a rischio di incidente rilevante, della prevenzione incendi e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un altro aspetto significativo è il periodo di tirocinio obbligatorio che premette agli studenti di avere una esperienza nel mondo produttivo prima del conseguimento della laurea.
“Le prime lauree sono un motivo di grande soddisfazione”, ha dichiarato Giuseppe Maschio, Coordinatore del corso di laurea (nella foto di UniPd) “per aver avviato e portato a compimento un progetto formativo altamente innovativo e interdisciplinare che ha permesso di mettere a sistema varie componenti dell’ingegneria civile e industriale sia del mondo accademico che professionale offrendo al mondo produttivo una nuova figura professionale da inserire in un settore strategico per lo sviluppo del paese e per la salvaguardia delle infrastrutture civili e industriali e la difesa della salute e integrità fisica dei cittadini. I laureati del corso di laurea sono formati per sviluppare un nuovo approccio alla progettazione per la prevenzione e protezione di strutture civili ed industriali dai rischi naturali, alla mitigazione dei rischi industriali e ambientali, alla sicurezza e qualità dei processi/prodotti e alla prevenzione degli incendi in strutture civili ed industriali, tali figure sono sempre più richieste dal mondo del lavoro pubblico e privato”. L’11 settembre (h 16.00) in Aula Magna della Scuola di Ingegneria in Via Loredan, a Padova, si svolgerà la cerimonia di proclamazione dei primi laureati del corso di laurea. I primi laureati saranno Filippo Baron di Marostica, Gioele Ferrin di Noventa Vicentina, Giulia De Cet di Trento, Caterina Tollot di Farra d’Alpago e Alessandro Tonini di Treviso. Accanto al titolo di studio di Laureato Magistrale per la Classe LM26 Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale, il percorso formativo è delineato in modo tale che possano essere acquisite anche le certificazioni professionali di seguito indicate eventualmente attraverso la stipula di accordi di collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Regione Veneto, Confindustria, Enti Territoriali e Ordini professionali. Un particolare ringraziamento va al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha contribuito fin dall’inizio a sostenere l’iniziativa e a supportare con l’esperienza maturata la definizione del percorso formativo.
Coordinatore del corso di laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e industriale è il Prof. Giuseppe Maschio del Dipartimento di Ingegneria Industriale. Docente di Analisi del Rischio nell’industria di processo è il Referente del settore rischio industriale, chimico, nucleare e trasporti della Commissione Grandi Rischi. (m.m.)

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