Il tam -tam tra gli enti portuali , da Genova, a Livorno, a Palermo, fino ad Ancona. Venezia e Trieste è in corso a seguito dell’annuncio che Napoli migliora i servizi, a cominciare dal poter accogliere le grandi navi dalla prossima estate. Infatti, il porto di Napoli, già da maggio-giugno, sarà in grado di ospitare le grandi navi commerciali e, tra le novità per il futuro, la riapertura del Molo San Vincenzo, destinato a diventare approdo per mega yacht.  Come annunciato da Pietro Spirito, presidente dell’Authority, la prima parte dei lavori che riguarda il porto commerciale che avrà raggiunto risultati importanti. I lavori di escavo dei fondali in corso prevedono il deposito dei materiali dragati nella vasca di colmata della darsena di Levante e costano 25 milioni e mezzo di euro. Il sistema portuale di Napoli, che comprende anche Salerno e Castellammare di Stabia, presenta a fine 2017 dati in positivo a cominciare dai container i crescita dell’11,9%, ed aumenta di nmolto anche il traffico delle autostrade del mare, in particolare a Salerno, con un più 22,4%, e crescono i traffici di rinfuse solide e liquide. Il traffico cresce anche per merito dell’andamento della regione Campania che è molto positivo con il Pil che sale del 3,2%. Nei primi undici mesi del 2017 i passeggeri locali e i traghetti sono cresciuti del 4,7% con Salerno che sale del 24,6% e Napoli, che parte da valori assoluti molto più alti, che sale del 3%. Nel 2018 ci sarà la gara per il nuovo Beverello, la stazione marittima per i collegamenti con Capri, Ischia e le altre isole, e la manifestazione di interesse per la realizzazione di un deposito di bunkeraggio di Gnl (gas naturale liquefatto) nell’area commerciale dello scalo partenopeo. Nella relazione di fine anno, sono stati segnalati, tra l’ altro, i contratti da oltre 50 milioni di euro dei lavori da impegnare per le opere.  Pietro Spirito è stato nominato nel novembre scorso dal ministro Graziano Delrio, d’intesa col governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, dopo 3 anni di commissariamento dell’Autorità.  Le cronache ricordano che il porto di Napoli si trova in una condizione di criticità: c’è una istruttoria della Unione europea per presunti aiuti di Stato a otto aziende della navalmeccanica e si rischia di mandare in default la struttura se dovesse restituire 145 milioni di euro. Ci sono (appalti e concessioni) indagini della Procura e della Corte dei Conti.

 

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