Ariosto,Petrarca,Tasso, solo per citare alcuni, sono entrati nella goliardia dell’università di Padova? No, sono solo vittime del nuovo scherzo di uno degli ordini goliardici padovani. Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 ottobre, intorno alle 00.30, il Summus Cruciatorum Goliardicus Ordo ha deciso di investire tutte le statue del cerchio esterno di Prato della Valle (nella foto) con il saio, ovvero l’indumento tipico dei goliardi. Il perché di questo gesto trova spiegazione nel ritorno alla vita pubblica e attiva dell’ordine dei Crociati, che da 15 anni circa si è allontanato dalle consuete attività goliardiche e proprio con questo coup de théâtre si ripresenta in città. Questo è possibile grazie alla volontà del nuovo Gran maestro, Mangiamorte Maximus Magister Cruciatorum, che insieme ad altri liberi goliardi di Padova è confluito in questo ordine rimasto nascosto per tanto tempo, prendendone l’incarico. Per la cronaca, loro sono gli stessi ragazzi che nel luglio scorso hanno organizzato lo scherzo dei wc all’aperto per le calli di Venezia. La scelta di apporre le insegne goliardiche sulle 40 statue del Prato non è casuale: questo è uno degli scherzi leggendari, nella storia della goliardia padovana, che non viene riproposto da, appunto, 15 anni. L’ultima volta l’ordine della Giarda pose delle feluche di cartone sulle teste delle varie sculture.

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