Sono 23 scuole (sedici di primo grado e sette di secondo grado) per un totale di 99 classi e 2.214 studenti coinvolti, le principali testimonial che la Regione del Veneto ha scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica, partendo dai più giovani, rispetto ai rischi per la salute derivanti dal fumo, in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco. I ragazzi sono stati protagonisti del Progetto Regionale contro il tabagismo “Smoke Free Class Competition” nel quale sono stati elaborati e presentati lavori di vario genere in tema di lotta al fumo, contrassegnati dallo slogan “Abbraccia l’Albero della Vita, respira la libertà”. Le classi vincitrici di questa edizione del Concorso sono: I° premio regionale: Classe Prima AA Istituto Tecnico Statale “G. Girardi” di Cittadella (PD) (Dirigente Scolastico Prof.ssa Fiorenza Marconato, Insegnante Referente Prof.ssa Cinzia Bertoia); II° premio regionale: Classe Seconda D dell’IC “G. Rodari” di Rossano Veneto (VI) (Dirigente Scolastico Prof. Francesco Mistretta, Insegnante Referente Prof.ssa Mariarosa Marsilio). I premi sono stati consegnati nel corso di una cerimonia in Consiglio regionale (foto). L’iniziativa si inquadra in una realtà regionale che è stata fotografata dalla Direzione Prevenzione: In Veneto, la maggioranza degli adulti non fuma (56%) o ha smesso di fumare (22%). I fumatori veneti sono il 22% della popolazione (737.000 persone circa). L’abitudine al fumo è maggiormente diffusa fra i più giovani (tra i 25 e i 34 anni) e si riduce con l’età. Sono ancora gli uomini (26%), rispetto alle donne (18%), i detentori del primato del fumo. Significativa, poi, si evidenzia la percentuale dei fumatori in condizioni economicamente più svantaggiate (31%) o meno istruiti (21%). Mediamente, il consumo giornaliero di sigarette si attesta intorno alle 10 sigarette circa, mentre i forti fumatori (15%) arriva a consumare più di un pacchetto di sigarette al giorno. Un dato positivo viene dal fatto che, rispetto al 2008, la prevalenza dei fumatori tra i 18 e i 69 anni si è ridotta, passando dal 26% al 22%. “Il fumo – ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità – è causa di malattie gravi e diffuse e, anche quando queste non insorgono, limita comunque la qualità della vita del fumatore. Abbiamo quindi in atto una serie di ben nove programmi di prevenzione tutti rivolti ai giovani. Non c’è infatti miglior prevenzione che creare nelle giovani generazioni la cultura dei sani stili di vita, attraverso la diffusione di informazioni corrette e il loro coinvolgimento nei programmi, come molto opportunamente ha fatto anche in questo caso la nostra Direzione Prevenzione”. Secondo l’ultima indagine HBSC (Health Behaviour in School–aged Children) che riguarda ragazzi di 11-13 e 15 anni, in Veneto, i 15enni che dichiarano di aver sperimentato il fumo sono più del doppio dei 13enni (53% vs 22%). Come la sperimentazione anche l’abitudine al fumo cresce velocemente con l’aumentare dell’età: e i ragazzi superano le coetanee. Il consumo quotidiano di tabacco appare quasi assente nel campione degli 11enni (0,4%) e dei 13enni (2%); mentre nei 15enni tale percentuale, seppure in diminuzione rispetto alla precedente indagine (16%), è pari al 13%. Ciò evidenzia che l’abitudine al fumo tra i ragazzi è in diminuzione. La Regione del Veneto, da molti anni impegnata su vari fronti nel promuovere persone, ambienti e una cultura liberi dal fumo, con il Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 punta al coordinamento e sviluppo: a) di sistemi di monitoraggio della normativa sul fumo e promozione di ambienti liberi dal tabacco, b) della prevenzione del tabagismo in ambiti scolastici e di comunità in un’ottica di promozione della salute, c) del sistema veneto del trattamento del tabagismo.

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