Esattamente cent’anni fa, nel 1919 anno in cui a Padova nacque il primo esempio italiano di Fiera dei Campioni, dal fermento post bellico nasceva una nuova Italia in cui convivevano i nascenti partiti dei socialisti, dei fascisti e dei popolari (futuri democristiani). Nella Campionaria dei cent’anni, alla Fiera di Padova il filosofo Marcello Veneziani è intervenuto a ricordare quegli eventi lontani che il 2 novembre al Teatro Verdi di Padova saranno tema dello spettacolo “1919”, con musica, filmati, spunti storici e culturali con cui si aprirà la stagione teatrale. “Fu un anno di grandi cambiamenti con l’elezione di Nicola Bombacci a segretario del Psi: il Che Guevara dei socialisti italiani e unico comunista italiano che frequentava Lenin in Russia, fondatore del Pci, chiuse poi la sua esistenza tornando amico di Mussolini al punto che dopo la fucilazione finì con lui appeso a testa in giù a piazzale Loreto”. Nella conferenza organizzata in Fiera dal Teatro Stabile del Veneto, lo storico pugliese ha ricordato il 18 gennaio 1919 quando don Luigi Sturzo diede vita al Partito Popolare e poi la nascita nello stesso anno del fascismo, la scoperta del comunismo da parte dei socialisti italiani, l’impresa dannunziana di Fiume che segnò una pietra miliare nei costumi del tempo e fu ispiratrice anche di certe libertà del ’68. “A Fiume la Carta del Carnaro scritta da Alceste de Ambris e ispirata dal Vate, diffondeva concetti di libero amore e di divorzio (a Fiume Guglielmo Marconi ci andò due volte, anche per sciogliere il suo matrimonio), a Fiume nacque il primo profilattico moderno voluto da D’Annunzio e chiamato Habemus Tutorem (da cui hatu). Il programma completo della Campionaria giorno per giorno si trova su www.campionaria.it

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