Dal sidro di mela ai cosmetici, dal dado da cucina alla curcuma e agli snack ricchi di vitamine: le imprese di trasformazione del biologico Trentino si sono presentate per la prima volta insieme a Norimberga in occasione di Biofach/Vivaness 2019, punto di riferimento mondiale del settore. Con 1.200 imprese biologiche in totale, di cui oltre il 10% impegnate nella trasformazione dei prodotti agricoli bio, il settore ha visto una crescita del 122% al 2012 al 2017. Il Trentino è tra i protagonisti della fiera tedesca, in corso in questi giorni, con uno stand dedicato in cui i visitatori potranno partecipare a incontri di approfondimento e degustazioni, mentre gli operatori economici sono interessati al business. La Germania è tra i mercati che offrono le migliori prospettive per il settore: il 30% dei consumatori tedeschi è già interessato al biologico trentino e il trend è positivo. L’iniziativa è parte di una serie di proposte rivolte al settore della trasformazione bio in chiave di internazionalizzazione. Sono 134 le imprese di trasformazione biologiche in Trentino: è un settore in continua crescita (foto Prov.Tn). Un primo passo è rappresentato dalla partecipazione di un gruppo di imprese del settore a Biofach/Vivaness, punto i riferimento mondiale del settore, in corso in questi giorni a Norimberga. Il Reboro frutto dell’agricoltura biodinamica e i cosmetici naturali che nascono dalle foglie di vite di F.lli Pisoni; i dadi da cucina naturali alle spezie di Bauer, il sidro di mela prodotto con metodo Charmat di Lucia Maria Melchiori, gli snack alla frutta fatti con mele a Km zero di A.D. Chini e le puree di mela personalizzabili e 100% naturali di Industrialfruit sono solo alcuni dei prodotti che saranno presentati in occasione della fiera. Presente anche il Pastificio Felicetti di Predazzo con la sua linea biologica. Dalla sua prima edizione nel 1990, la manifestazione è in costante crescita. Ospita quest’anno oltre 3 mila espositori, 10 mila prodotti e si stima accoglierà 50 mila visitatori e operatori commerciali. Quello tedesco è infatti tra i mercati con le maggiori potenzialità di export per il settore, come illustrato oggi nel corso della conferenza “The Nielsen Company racconta le opportunità dei prodotti biologici trentini” con la partecipazione del direttore operativo di Trentino Sviluppo Mauro Casotto. I dati del secondo osservatorio sul biologico trentino, promosso a Trentino Sviluppo sulla base del sondaggio Nielsen con migliaia interviste personalizzate, evidenza come il 60% dei consumatori tedeschi conosca il Trentino e il 29% manifesti un interesse per i prodotti biologici di questo territorio (+3% rispetto all’anno scorso). Circa 1 intervistato su 3 conosce in particolar modo vino (34%), mele (34%) e formaggi (33%) biologici della regione. In merito alle intenzioni di acquisto, i prodotti di maggiore appeal all’interno dell’offerta bio trentina sono: olio (42%), pasta (38%), formaggi (38%) e mele (36%). Hanno ancora ampio potenziale i prodotti come la birra (15%), gli snack di frutta (20%) e le farine (20%). Alla fiera di Norinberga sono varie le regioni italiane che hanno sviluppato il settore bio.

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