Dopo il Premio Innovazione, assegnato in occasione dello Smau 2017, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive (con sede a Mestre-Venezia) ha ottenuto un altro prestigioso riconoscimento: il primo premio “Sviluppo sostenibile”, aggiudicato dall’omonima Fondazione (presieduta da Edo Ronchi) e da Ecomondo, la fiera del settore ambientale di Rimini; da quando il premio, giunto alla 9° edizione, è stato istituito, sono oltre 1.300 le aziende della “green economy made in Italy”, che vi hanno partecipato. L’obbiettivo è premiare realtà “capaci di coniugare qualità ambientale e competitività industriale, particolarmente distintesi per attività ed impianti, che producano rilevanti benefici ambientali, abbiano un contenuto innovativo, positivi effetti economici e occupazionali ed abbiano un potenziale di diffusione”. L’importante riconoscimento, cui è stata conferita la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, è stato assegnato ad “Acque Risorgive” (foto) nella categoria “Tutela e gestione delle acque”, premiando gli interventi realizzati “per la riqualificazione del reticolo idrografico del bacino della Laguna di Venezia attraverso la valorizzazione integrata  di processi naturali di fitodepurazione, di salvaguardia ed espansione delle zone umide e della biodiversità, nonché di messa in sicurezza del territorio dai rischi di alluvioni”. Le aziende vincitrici nelle altre due sezioni (“Economia circolare” e “Mobilità sostenibile”)  sono  3C Filati di Prato ed Enel. Accanto ai tre primi premi, altre 27 realtà, nove per settore, sono state indicate migliori nella loro categoria. Tra queste anche il Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena); recita la motivazione “Per avere realizzato e gestito una infrastruttura verde utilizzando una cassa di espansione nel bacino del fiume Panaro, con un volume di invaso di circa 800.000 mc, attivando sia una capacità di laminazione delle piene, sia un bacino d’acqua quale riserva irrigua, nonché una zona umida di particolare pregio naturalistico e fruibile(un SIC per la direttiva Habitat e una ZPS per la direttiva uccelli). Il progetto innovativo, multifunzionale ed integrato, unisce buoni risultati ambientali, con riduzione dei rischi di alluvioni e vantaggi per l’agricoltura ed è pertanto replicabile”. “Questi prestigiosi riconoscimenti –  ha sottilineato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – testimoniano come i Consorzi di bonifica siano anche fucina di innovazione applicata, coniugando le migliori pratiche e la multifunzionalità nell’utilizzo efficiente di una risorsa indispensabile, quale l’acqua. I Consorzi di bonifica italiani sono un modello studiato nel mondo, perché affondano le radici nella storia, applicando i principi dell’autogoverno e della sussidiarietà, ma sanno guardare al futuro, interpretando tempestivamente i cambiamenti nell’interesse del territorio e delle sue comunità”.

 

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