Cinque chiese veneziane fanno parte di un progetto pilota di comunicazione inclusiva che si ispira al programma “Le chiese di Venezia … in tutti i sensi”, ideato dalle associazioni onlus Tactile Vision di Torino e Lettura Agevolata di Venezia promosso dal Patriarcato di Venezia ed avviato, con un primo stralcio sperimentale, grazie al supporto del Rotary Club di Venezia. Le chiese facenti parte del progetto sono: Santuario di Santa Lucia; San Rocco; Santa Maria del Giglio; San Moisè e Santo Stefano (nella foto: l’ultima cena; Arte Musica Venezia): sono state scelte fra quelle protagoniste delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Jacopo Robusti, il Tintoretto. E’ questo un primo elenco. L’obiettivo del progetto, come è detto in una nota, è quello di permettere al maggior numero di persone di ottenere le informazioni essenziali per fruire del luogo di culto, della sua architettura e delle sue principali opere. Tale obiettivo viene perseguito mediante la realizzazione di un pannello multisensoriale, con informazioni di tipo visivo, tattile e audio, per comunicare, in modo semplice e accessibile a tutti, le caratteristiche architettoniche salienti dell’edificio. La valorizzazione del patrimonio culturale, intesa come insieme di attività dirette a promuoverne la conoscenza e ad assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica, anche da parte delle persone con disabilità, e a promuovere lo sviluppo della cultura, è come noto, uno dei principi cardine del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. E in questo ambito la comunicazione riveste un ruolo fondamentale, in quanto comunicare il patrimonio culturale pensando ad un’utenza ampliata non deve rappresentare un vincolo, bensì un’opportunità, un’occasione per migliorarne la qualità della fruizione e la godibilità per tutti. “Questo modo di comunicare secondo noi risponde non solo alle raccomandazioni più volte espresse da Papa Francesco per favorire l’inclusione delle persone in un’ottica di pari opportunità e di crescita umana , ma anche ai principi del Design for all” – ha dichiarato Don Gianmatteo Caputo, Delegato per i beni culturali e l’edilizia di culto del Patriarcato di Venezia. “Le prime chiese coinvolte nel progetto -La concretizzazione della prima fase del progetto è stata possibile grazie al Rotary Club di Venezia che, condividendone gli obiettivi e criteri ispiratori, ne ha voluto favorire l’avvio, in sintonia con gli obiettivi del Service: “Con grande convinzione ed entusiasmo abbiamo voluto dare avvio a questo progetto in città, perché riteniamo che contribuire alla conoscenza del patrimonio culturale, appartenga alla missione del Rotary – ha detto l’arch. Elisabetta Fabbri, presidente del Rotary Club di Venezia. “La bontà di questo service si legge anche nell’interesse e nella condivisione che genera. Abbiamo il supporto del nostro Distretto 2060 che condivide la nostra azione, a livello internazionale il Rotary Club di Dresda ha già aderito e partecipa con noi a questa prima parte sperimentale. Abbiamo coinvolto nella ricerca di risorse l’Inner Wheel Club di Venezia con cui nel corso dell’anno realizzeremo alcuni charity events finalizzati all’avanzamento del progetto. Come Rotary club di Venezia cercheremo risorse per completare il progetto e divulgheremo questo modello affinché possa essere adottato in altri contesti. Infine ci impegneremo a mappare i progetti realizzati, o in fase di sviluppo da parte di altri Rotary club, per individuare sinergie su progetti comuni nell’ambito di un progetto globale chiamato ‘multisensory cultural experience art³’ – che vuol dire fruizione libera per tutti grazie ai tre sensi: vista, udito e tatto. Il Governatore del Distretto Riccardo De Paola ha recentemente scritto “Il Rotary può far indossare le ali alle nostre emozioni ed ai nostri pensieri». Questo service è uno dei modi per farlo.” In ognuna delle chiese, coinvolte nel progetto pilota, sarà possibile trovare, nei pressi dell’ingresso, un leggio, appositamente progettato dal designer veneziano Leonardo De Carlo, con pannello raffigurante l’edificio e le sue caratteristiche distributive. Nella parte centrale è rappresentata la pianta della chiesa (visiva e tattile), con l’indicazione delle singole parti, riportate nella relativa legenda sulla sinistra. Sulla parte destra invece un breve testo in italiano, inglese e braille fornisce le informazioni essenziali sull’edificio, la sua storia e la sua importanza civile e religiosa, mentre, in basso, troviamo il disegno della facciata principale.
Attraverso QR Code e NFC (Near Field Communication), posti nella parte bassa del pannello, viene fornita una guida audio-video, con sottotitoli e traduzione dei testi in inglese e LIS (Lingua dei Segni Italiana), che ne approfondisce i contenuti storico-artistici, aiutando nella lettura del pannello e nel percorso di visita della chiesa. L’approfondimento è fornito in varie modalità: audio per le persone vedenti e non vedenti, video per le persone sorde (con sottotitoli e traduzione dei testi in LIS – Lingua dei Segni Italiana) e immagini dell’edificio in video sul proprio smartphone. Tutte le informazioni, testuali e digitali, sono fornite anche in lingua inglese. Per accedere ai contenuti della guida basta avere con sé uno smartphone o un tablet con connessione internet, con installato un software di lettura per QR Code o dotato di tecnologia NFC, disponibili gratuitamente per ogni tipo di smartphone. Una gamma differenziata di opzioni di fruizione che assicura a tutti un’esperienza multisensoriale ottimale, adatta a ogni tipo di esigenza. La grafica è studiata con attenzione alla leggibilità, per favorire le persone con problemi visivi, gli anziani o i dislessici. Il progetto fa seguito ad analoghe iniziative portate avanti, in altre importanti città italiane, dalle due associazioni onlus Tactile Visione e Lettura Agevolata, che da anni collaborano sul tema della comunicazione “for all”. “L’esperienza maturata fino ad oggi, grazie anche al costante confronto con persone con disabilità sensoriale (ciechi, ipovedenti, sordi, ipoacusici), e al loro riscontro diretto – afferma l’arch. Rocco Rolli, rappresentante della Tactile Vision –, ci ha consentito di affinare via via lo sviluppo del progetto, confermandoci nel contempo la necessità e l’opportunità di lavorare su questi temi, con semplicità e buon senso, prestando particolare attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie”.
“L’ottica con cui intendiamo lavorare con questo progetto di comunicazione – aggiunge Lucia Baracco, presidente di Lettura Agevolata onlus, – è quella di un’inclusione il più possibile ampia ed efficace, non solo quindi in ottemperanza all’art. 3 della Costituzione e a quanto contenuto nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e in particolare dagli articoli 21 e 30, ma anche, più semplicemente, ai principi di progettazione inclusiva. Progettazione inclusiva significa infatti progettare oggetti e ambienti utilizzabili dal maggior numero possibile di persone, di ogni età e abilità, senza bisogno di ricorrere ad adattamenti speciali, o “dedicati”. Il progetto ha avuto anche il Patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Venezia, che, attraverso il presidente Alessandro Trovato, ha dato la disponibilità a collaborare per testare i diversi manufatti visivo-tattili. I pannelli sono realizzati su supporto plastico (PVC bianco da 1 mm di spessore, (formato 60 x 42 cm), con stampa in adduzione in quadricromia con rilievo trasparente, lavabile e resistente agli agenti atmosferici. I testi in Braille e i disegni in inchiostro trasparente a rilievo (appositamente studiati e semplificati per rispondere alle esigenze e specificità della lettura tattile) sono sovrapposti a disegni e testi visibili a colori. Grazie alla speciale tecnica di stampa e all’utilizzo delle nuove tecnologie i contenuti di ciascun pannello (sia grafici che testuali), sono accessibili a chiunque, incluse le persone con disabilità sensoriale: ciechi e ipovedenti, sorde o con ipoacusia. Si realizza in tal modo una integrazione tra più livelli di comunicazione e di fruizione: visiva, tattile e audio. Come detto l’ideazione del progetto è di Onlus Tactile Vision -Torino e Onlus Lettura Agevolata – Venezia; Il promotore è il Patriarcato di Venezia, con il patrocinio: Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Venezia. Le risorse : Rotary Club Venezia, Rotary Distretto 2060, Rotary Club Dresda, Inner Wheel Club Venezia. La realizzazione: Onlus Tactile Vision -Torino e Onlus Lettura Agevolata -Venezia, Leonardo De Carlo-Venezia, Sintesi Comunicazione snc – Padova, in collaborazione con : WPI Venice Project Center – Worcester, Massachusetts (USA), SerenDPT srl – Venezia,

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