Conclusione della quinta edizione del corso di “Introduzione della robotica educativa nella didattica scolastica”, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università di Padova per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria con l’incontro finale di confronto sui risultati ottenuti in classe. La quinta edizione ha visto la partecipazione di 30 insegnanti, selezionati da scuole sia del Veneto che di altre regioni. Il corso, che si svolge in forma laboratoriale, ha fornito i fondamenti pedagogici e le conoscenze tecniche essenziali per  poter integrare la robotica nella didattica curriculare a ogni grado e livello. Come ha spiegato il responsabile, il prof. Michele Moro, docente all’Università di Padova “vi sono alcuni aspetti rilevanti che sono comuni a tutti i livelli: approccio pedagogico, obiettivi didattici, ruoli del robot. La specializzazione di livello riguarda soprattutto la maggiore o minore trasversalità disciplinare e la contestualizzazione. Abbiamo osservato nelle scorse edizioni” ha continuato Moro “che il corso ha consentito alla stragrande maggioranza di quelli che lo hanno frequentato di poter avviare da subito una sperimentazione in classe in una delle varie forme possibili  – attività di coding finalizzata al computational thinking, integrazione curricolare dello strumento robot, laboratori e manifestazioni pubbliche extra-curricolari, concorsi e competizioni. La Robotica Educativa”, ha concluso  Moro “si basa sul principio dell’imparare facendo, per cui far muovere un robot non è il fine dell’insegnamento, ma il mezzo attraverso cui gli allievi possono sviluppare le proprie doti cognitive e apprendere i principi necessari a risolvere i problemi cui si trovano di fronte”. I tre docenti che hanno tenuto le lezioni – Emanuele Menegatti, Michele Moro e Francesca Agatolio – sono attivi sul fronte della Robotica Educativa con numerosi progetti europei, l’ultimo dei quali è il progetto eCraft2Learn, che si occupa di studiare eco-sistemi didattici che favoriscano l’apprendimento personalizzato e la acquisizione delle competenze necessarie agli adolescenti che entreranno nel mondo del lavoro nella prima metà del XXI secolo. La Robotica Educativa trova il suo fondamento teorico nell’approccio Costruzionista di Seymour Papert, docente del MIT, che alla fine degli anni Sessanta intuì le potenzialità che queste machine potevano avere nel favorire I processi di apprendimento. Papert coniò il termine Costruzionismo per mettere in evidenza il legame che il suo approccio aveva con il Costruttivismo di Jean Piaget, il noto pedagogista e filosofo.  Piaget ha descritto l’apprendimento come un processo di costruzione che procede per assimilazione e adattamento, in cui la manipolazione di oggetti svolge un ruolo fondamentale. La sesta edizione del corso di formazione per insegnanti delle scuole primaria e secondaria “Introduzione della robotica educativa nella didattica istituzionale si svolgerà nella sede del Dipartimento”, Via Gradenigo, a Padova nei giorni mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 settembre (con orario indicativo dalle 9.00 alle 18.00). Info: robotics.dei.unipd.it.

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