Dal 2018 le monetine da 1 e 2 cent di euro non saranno più prodotte. Lo Stato risparmierà così 20 mln da usare per l’ammortamento dei titoli. L’ass. difesa consumatori (Adico) ha trattato l’argomento ed ha dato indicazioni sui vantaggi o meno di tale provvedimento. Una nota spiega che cosa accadrà quando non ci saranno più le monetine? Chi ci darà il resto di quel fantomatico 1 centesimo? E poi, per tutte quelle che potrebbero rimanerci in casa, perché lasciate a se stesse da tempo, potremo spenderle anche in seguito? Intanto le monetine non andranno (almeno per ora) fuoricorso, e “potranno essere ancora usate nei pagamenti, purché vengano messe assieme per arrivare ai 5 centesimi. C’è da considerare anche che l’Italia conia monete insieme ad altri Paesi europei e dunque potranno circolare anche centesimi ‘esteri’. Per i cittadini, il ‘vantaggio’ sarà quello di non avere il portamonete pesante e ingombro di monetine. E per i prezzi? “Il rovescio della medaglia – secondo gli esperti dell’Adico – potrebbe riguardare l’arrotondamento dei prezzi. Per evitare problemi, infatti, soprattutto quando i negozianti daranno il resto per un pagamento in contanti, un decreto del Ministero dell’Economia (da adottarsi entro il 1 settembre 2017) definirà le regole di arrotondamento. Sarebbe stato bene inserire già queste regole nella norma principale, anche perché spesso i decreti non arrivano e ci potrebbe essere il rischio di un vuoto legislativo pericoloso. Un punto fermo già c’è nella norma: l’arrotondamento deve riguardare solo i pagamenti in contanti e dunque quando si paga con una carta, i centesimi resteranno”. Gli esperti di Adico ritengono tuttavia che, alla presente norma, affinché abbia degli effetti positivi, è necessario aggiungerne altri punti fermi già nell’emendamento alla manovra, come: l’arrotondamento deve riguardare solo i pagamenti e dunque non i prezzi dei singoli prodotti, quanto piuttosto l’importo complessivo dello scontrino da pagare. Lo scontrino riporterà due valori: quello effettivo (che sarà il valore da pagare con carta) e quello invece arrotondato nel caso in cui si paghi in contanti. L’arrotondamento sarà per eccesso o per difetto ai 5 centesimi: dunque 0,1 e 0,2 saranno arrotondati a zero; 0,3 e 0,4 a 5 centesimi; 0,6 e 0,7 sempre a 5 centesimi e invece 0,8 e 0,9 a 10 centesimi. In questo modo gli effetti si compensano. Non ci sarà di certo un aumento dell’inflazione, è detto nella nota di Adico. I centesimi in circolazione conservano il loro valore legale e dunque potranno essere usati per pagare ovviamente le cifre arrotondate per eccesso e per difetto ai 5 centesimi. Va ricordato che resta sempre aperta “la caccia” alla monetina da un cent con la Mole Antonelliana che, all’asta Bolaffi, è quotata 2500 euro (foto).

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