Il Comune di Treviso apre il suo patrimonio segreto alla cittadinanza attraverso una serie di visite guidate gratuite, tenute da ciceroni d’eccezione: il Sindaco Mario Conte e l’assessore ai beni culturali e turismo Lavinia Colonna Preti, con la narrazione del personale dei Musei Civici e della Biblioteca Comunale. Lo scopo dell’iniziativa -come è detto in una nota dell’ente locale – è quello di rendere partecipi i cittadini dell’incredibile patrimonio artistico della città con un taglio curioso e inedito: ogni visita, infatti, oltre a far conoscere storie e oggetti mai svelati prima del patrimonio culturale comunale, incuriosirà con uno storytelling accattivante e aneddoti poco conosciuti o del tutto ignoti. Il ciclo, inizialmente di cinque incontri, prenderà il via dal deposito dei quadri antichi a Santa Caterina (foto del Comune Tv), aperto per la prima volta al pubblico. Queste le date del primo ciclo di visite: I Depositi di Santa Caterina  giovedì 27 /09, ore 18.30; Ca’ Sugana e Palazzo Rinaldi, giovedì 04/10, ore 18.30; Le Sale Storiche della Biblioteca, giovedì 11/10 , ore 18.30; San Teonisto e il Ciclo Barocco, domenica 04/11, ore 11.00. Vi sono conservate opere al momento non esposte, tra cui il ciclo di vedute di Treviso di Medoro Coghetto, che suggerisce interessanti confronti con la realtà odierna della città. La visita proseguirà ai palazzi comunali di Ca’ Sugana e Palazzo Rinaldi, dove si potranno vivere gli spazi degli uffici “di governo”, nonché le magnifiche sale di rappresentanza. Qui, le opere dei Musei Civici, grazie ad un recente riallestimento, si mescolano ad altri capolavori contemporanei, frutto della collaborazione con il Cantiere Gallery, galleria d’arte di Villorba, che ha arricchito le stanze del Sindaco e della giunta con importanti contributi di artisti trevigiani, tra i quali spiccano i nomi di Paolo Socal, Claudio Rottin, Luca Zuliani, Patrizia Simionato, Andrea Meneghetti e Stefano Bernardi. Sarà quindi la volta delle Sale Storiche della Biblioteca dove, in un’atmosfera degna della scuola di Hogwarts, si potranno vedere libri, incunaboli, foto e mappe antiche, fra i quali un prezioso e pressoché sconosciuto esemplare montato di un Globo celeste del 1613. Il ciclo proseguirà con la Chiesa di San Teonisto recentemente riportata all’antico splendore da Luciano Benetton per Fondazione Benetton Studi e Ricerche e protagonista di una storia davvero unica di opere “restituite” al luogo cui erano in origine destinate. Per finire con l’Archivio di Stato, ospitato nella sede di quello che fu il convento annesso alla chiesa di Santa Margherita, che conserva i più antichi fondi archivistici esistenti in città, tra i quali – per citarne solamente alcuni – l’archivio civico antico, gli atti dei notai a partire dal XIII secolo, gli archivi degli antichi monasteri soppressi, in particolar modo durante l’epoca napoleonica. Il Sindaco Conte:  “è un primo passo per far appassionare tutti i cittadini alla storia trevigiana; in questo modo riusciremo a trasmettere amore e rispetto per il nostro patrimonio artistico alle generazioni future. Il prossimo passo sarà coinvolgere anche le scuole”. Ma l’iniziativa vuole essere anche un esperimento di turismo esperienziale: “Stiamo pensando di costruire un percorso alla Treviso medievale Segreta, che sognerei comprendesse anche la Sala del Capitolo e il Monte di Pietà, collegando le varie attrazioni tramite una suggestiva narrazione che possa diventare attrazione turistica per chi arriva in centro città e cerca intrattenimento a misura di grandi e piccini. Treviso dovrebbe essere considerata come un museo a cielo aperto: l’accesso al tour segreto potrebbe giustificare una piccola spesa extra rispetto al costo per la visita del Musei Civici; altro progetto è il ticket unico che colleghi le maggiori attrazioni della città, presto ci siederemo al tavolo con i vari attori culturali coinvolti per capire come procedere” ha dichiarato l’assessore Lavinia Colonna Preti. Le visite sono gratuite e prenotabili su https://visite-segrete-comune-treviso.eventbrite.it sino ad esaurimento dei 20 posti disponibili, ma tutti potranno liberamente seguirle in diretta live sulla pagina Facebook del Comune di Treviso. Dopo questo primo ciclo di visite, è già in programma un “sequel” per la seconda metà di novembre e si sta già pensando alla partenza di un secondo ciclo di eventi, a partire da gennaio 2019, che coinvolga anche i tesori dei quartieri e della provincia di Treviso. Il Deposito del Museo Santa Caterina non comprende solo le sale espositive. In realtà, se qui si possono ammirare i capolavori e le opere più importanti, moltissime altre vivono una vita più nascosta nel backstage dei depositi attrezzati, dove di solito hanno il privilegio di accedere solo gli operatori specializzati e gli studiosi. Entrando in questi forzieri dell’arte, amorevolmente accuditi dal personale, si va alla scoperta di come i dipinti vengono conservati quando non sono esposti e come siano loro assicurate le migliori condizioni ambientali che ne garantiscono l’ottimale sopravvivenza. Per la prima volta viene aperto al pubblico il suggestivo deposito museale di Santa Caterina, con le centinaia di opere temporaneamente non esposte; la visita consentirà un focus sulle rappresentazioni urbane di Treviso di Medoro Coghetto, esponente locale del fenomeno noto come ‘Vedutismo veneziano’. Poi gli altri “contenitori” sono Cà Sugana (affreschi), palazzo Rinaldi, le sale storiche della biblioteca comunale (custodisce sale minumentali ottocentesche) e S.Teonisto (chiesa sconsacrata e restaurata per riunioni, seminari ed eventi musicali) ed il ciclo barocco, infine l’archivo di stato.

 

 

 

 

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