“Qui ci sentiamo popolo, accompagnati dalla nostra educazione e dai segni della storia. Erano giovani studenti e seppero credere a tal punto nell’ideale di una Patria nascente, da rischiare di perdere il bene più prezioso: la vita”. Così Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione, ha commemorato a Sorio, la battaglia che 169 anni fa diede inizio ai moti del 1848 in Veneto (foto). A Montebello Vicentino, sul colle di Sorio, si è tenuta una partecipata cerimonia rievocativa di quei fatti, che portarono trevigiani, feltrini, padovani, vicentini, quasi tutti studenti universitari, a combattere contro la presenza austroungarica. E’ stato l’inizio del Risorgimento d’Italia: la battaglia di Sorio, il moto di Padova, la Repubblica di San Marco di Manin, sono le tappe di un 1848 che portó, in seguito, il Veneto verso l’Unita d’Italia. Al primo cittadino di Montebello, Dino Magnabosco, che ha inquadrato il significato della battaglia nell’ambito del “risveglio di una coscienza risorgimentale, preludio alla successiva unificazione nazionale”, si sono aggiunte le voci dei sindaci di Gambellara, Michele Poli, e Zermeghedo, Luca Albiero, presenti il comandante di stazione dei Carabinieri, la Polizia Locale, numerose associazioni combattentistiche e d’arma con le loro insegne. Significativa la presenza degli studenti della scuola media ‘Arrigo Pedrollo’ con i loro docenti, che hanno accompagnato la rievocazione con musiche patriottiche e testi risorgimentali. Al termine alcuni minuti che hanno commosso i presenti: c’è stata la “chiamata nome per nome” di quei ragazzi che 169 anni fa donarono la vita, pronunciata dai giovanissimi studenti.

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