Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni (s) durante l'audizione in commissione bicamerale e d'inchiesta sul Federalismo Fiscale, Roma, 9 novembre 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

“Puntiamo a veder riconosciuta la ‘specialità’ della Lombardia. Una sorta di via intermedia fra le Regioni a Statuto Speciale e quelle ordinarie”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni (foto), durante l’ audizione alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, presso l’Aula di Palazzo San Macuto a Roma. “Vogliamo lavorare su questo trattamento differenziato, non sarà facile, ma è stato importante averlo inserito in maniera esplicita nel testo del quesito referendario del 22 ottobre. Puntiamo ad arrivare ad un accordo prima delle elezioni politiche, magari già a gennaio, per dare modo al prossimo Parlamento di poterlo ratificare. Stiamo lavorando in maniera seria, con spirito di leale collaborazione fra istituzioni. In questa trattativa non parto con soluzioni precostituite, né tantomeno con un muro contro muro per dire che il Governo è ‘cattivo’ e non vuole dare niente ai lombardi. Voglio tenere questa discussione fuori dalla campagna elettorale. Il nostro quesito referendario ha previsto di avviare una trattativa con il Governo su tutte le 23 materie previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. Nella risoluzione approvata il 7 novembre dal Consiglio regionale, si individuano indicando le richieste che verranno avanzate da parte della Lombardia. Ma è stato aggiunto anche un inciso importante, in base al quale questa elencazione, non deve essere considerata ‘esaustiva’ e nel corso delle trattative ‘potrebbero emergere aspetti non considerati nella presente risoluzione’. Lo abbiamo voluto inserire, perché è evidente che visto che siamo di fronte a qualcosa di assolutamente inedito, mai fatto prima, e nel corso del lavoro potrebbero emergere contenuti non riportati nel testo che vogliamo poter affrontare subito senza dover prima tornare in Consiglio regionale”. Il presidente della Regione Maroni ha infine detto che “la risoluzione del Consiglio regionale ha suddiviso le materie oggetto della trattativa con il Governo in sei aree (Istituzionale; Finanziaria; Ambiente e Protezione civile, Territorio e Infrastrutture; Economica e del Lavoro; Cultura, Istruzione e Ricerca scientifica; Welfare; Rapporti con gli Enti locali e definizione del sistema istituzionale interno). La nostra proposta, che ho già avanzato al sottosegretario Bressa, è di istituire un Tavolo di lavoro per ciascuna delle sei macroaree. Uno di questi, ho chiesto venga lasciato a Milano per sottolineare la parità di status fra la Lombardia e Roma in questa trattativa”.

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