A Udine si respira ancora una volta aria d’Europa grazie a “Udineuropa”, la prestigiosa e variegatissima mostra-mercato di prodotti enogastronomici e artigianali provenienti da numerosissimi paesi europei, oltre che da svariate regioni italiane, promossa dalla Confcommercio-Federazione Italiana Venditori Ambulanti, in co-organizzazione con il Comune di Udine che per tre giorni trasformerà, per l’ottava volta, la città friulana nella capitale d’Europa. Attesissimo l’evento, in programma dal 9 all’11 marzo, in piazza primo maggio che vedrà la presenza di oltre 150 espositori. Tantissime e di tutti i tipi le proposte, con i loro sapori e colori internazionali, dall’artigianato ai prodotti tipici, dolci da tutto il Continente, bevande e gastronomia per uno street food che a “Udineuropa” diventa Gourmet. Ampio anche l’orario di apertura per favorire al massimo i visitatori: dalle 9 del mattino a mezzanotte. Grazie a questa pacifica e festosa invasione colorata, Piazza I Maggio si presenterà come un’Europa in miniatura: una piazza cosmopolita dove sventoleranno le bandiere di Marocco, Ecuador, Israele, Lituania, Thailandia e Senegal. Ma i pezzi forti verranno ancora una volta dal cuore del Vecchio Continente. A farla da padrona sarà infatti la gastronomia Mitteleuropea. Da Salisburgo un trio di specialisti del palato offrirà le specialità tradizionali tirolesi e austriache: Per gli appetiti più robusti il grill gigante e specialità dalla Germania, con wurstel anche da mezzo chilo e fiumi di birra. Per chi preferisce sapori sudamericani l’ideale è rappresentato dalla carne argentina, l’Asado, alla griglia e la specialità dalla ristorazione brasiliana, la Feijoada, preparata con riso, fagioli neri, carne di maiale e di manzo. Più delicate ma non meno gustose le polpette di ceci e spezie dello stand israeliano, che propone menù con carne di agnello, ma offre proposte anche per chi mangia vegetariano. Invitante è la paella dello stand di Barcellona. Il riso, nelle enormi padelle, è condito con carne o con pesce, ma anche con entrambi preparata all’istante. Dalla Russia arrivano invece vodka e caviale nero. E in questo serpentone, suggestivo e coloratissimo, non possono mancare gli operatori italiani con le loro specialità regionali, col meglio del meglio. Grappa veneta e friulana, peperoncini di Calabria, sott’olio e ripieni e non, pasticceria siciliana, salumi e finocchiona del Mugello, formaggi sardi e pane carasau, birra artigianale non pastorizzata, olive ascolane, bistecche alla fiorentina, focaccia genovese, taralli e norcineria tipica dell’Alto Lazio e dell’Umbria. “Udineuropa” però non è solo food. Per chi ama arredare la casa in stile british, niente di meglio delle porcellane inglesi: piatti, vassoi, vasi e tazze di tutte le misure, ma anche le celebri confetture inglesi o il Cheddar, il formaggio britannico (piccante o dolce). Per i bambini, stand da non perdere sono quelli di marionette e pupazzi di pezza ungheresi e di ceramiche artigianali lituane. Tra i banchi più curiosi va citato quello proveniente da San Pietroburgo, uno stand di ‘cimeli’ sovietici, ‘anticaglie’ dell’Unione Sovietica – dalle spillette dell’Armata Rossa a quelle del Kgb, dagli elmetti della Seconda guerra mondiale alle maglie a righe rosse o blu da marinaio, dai cannocchiali con falce e martello alle matrioske – che vanno letteralmente a ruba. Oltre all’oggettistica e alle “memorabilia” ex CCCP, sono presenti anche le specialità della gastronomia russa: caviale rosso e caviale nero, vodka per tutti i gusti e per tutte le tasche, pesce secco di fiume e di mare, biscotti e manicaretti vari. Sempre affollatissimo è poi lo stand irlandese, dove verde e nero sono i colori dominanti. Dall’Olanda, oltre ai celebri bulbi, per addolcire i palati dei visitatori arriveranno le dolcissime crepes e gli squisiti formaggi e, dal Belgio, i tessuti delle Fiandre. Dalla Francia giungono invece spezie e formaggi, terrine e biscotti bretoni, aceto balsamico e profumatissime essenze provenzali oltre a precisissima coltelleria. Per sfidare l’inverno, ecco infine maglioni pesantissimi, copricapo e pelli di renna finlandesi. Da segnalare la presenza di un operatore di Amatrice che proporrà le specialità che hanno reso celebre la località laziale e che si sta risollevando dopo il terremoto, anche portando in giro per l’Italia la propria tipicità. (odm)

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