L’Olocausto compiuto 70 anni fa e’ sempre nella memoria dei popoli giustamente perche’quelle atrocità di massa restmano una costante minaccia alla pace e alla sicurezza globali. La violenza a cui si assiste oggi, per esempio in Siria, Sudan, Yemen e Birmania, serve da quotidiano promemoria delle devastanti conseguenze della mancata azione della comunità internazionale. Riconoscere i segnali premonitori delle atrocità di massa è un passo essenziale per prevenirle ed è questa la chiave per agire. Tenendo sempre presente il dramma compiuto, l’Auschwitz Institute for Peace and Reconciliation (AIPR) presenta Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion (Artivism: Il Padiglione per la Prevenzione delle Atrocità). Curato da Luca Berta, Francesca Giubilei e Kerry Whigham, Artivism è la prima mostra di questo genere, situata nel punto in cui arte, diritti umani e prevenzione del genocidio si intersecano. Artivism è un’esperienza irripetibile che illustra come le arti possano essere utilizzate come meccanismo per prevenire e rispondere alla violenza di massa. Il padiglione Artivism porta i visitatori a conoscenza delle realtà personali, emotive e storiche legate alle atrocità di massa, invitando i partecipanti a conoscere il ruolo essenziale svolto dalle arti come strumento di base per la trasformazione sociale e come deterrente contro la violenza sistematica. Saranno in mostra le opere di sei artisti e collettivi di attivisti provenienti da tutto il mondo: Rebin Chalak Ismael dall’Iraq, Canada’s Truth and Reconciliation Commission, Elisabeth Ida Mulyani dall’Indonesia, South African Intuthuko Embroidery Project, Argentinian Grupo de Arte Callejero (GAC) e Aida Šehović dalla Bosnia e Erzegovina. Oltre a dimostrare il ruolo fondamentale che le arti svolgono nella prevenzione della violenza su vasta scala, Artivism informa i visitatori riguardo al potere e alla responsabilità che gli individui e le loro comunità hanno nel prevenire le atrocità di massa e proteggere i diritti umani. La mostra educa, responsabilizza e trasforma i partecipanti in veri agenti del cambiamento, mettendo in evidenza la loro capacità di contribuire alla prevenzione delle atrocità di massa. Nell’ultima stanza del padiglione, l’AIPR e altre organizzazioni per i diritti umani provenienti da tutto il mondo condividono il loro lavoro con i visitatori e propongono una serie di passi concreti che ogni individuo può compiere a livello locale e globale per costruire un mondo che prevenga il genocidio. Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion aprirà al pubblico il 9 maggio a Venezia, e proseguirà fino al 24 novembre. La stampa è invitata a vedere la mostra, incontrare i curatori e gli artivisti il 9 maggio,h 10:00 – 18:00.(foto focus.it).Per info: rob.scharf@auschwitzinstitute.org

Lascia un commento