GAS A CIPRO. A VARI PAESI FANNO GOLA I SUOI GIACIMENTI, DOPO BLOCCO RUSSO A SOUTHSTREAM

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Cipro e giacimenti gas

I giacimenti di gas a Cipro sono al centro di massima attenzione di vari Paesi, tra cui Italia e Francia. E’ arcinoto che il gas e altre fonti energetiche si stanno attestando come armi per rompere gli equilibri geopolitici. C’è una corsa all’approvvigionamento di risorse energetiche che può arrivare persino a minare la stabilità in Europa. Da fresche ricerche fatte dagli Usa sull’isola del Mediterraneo sono stati accertati interessanti giacimenti di gas. E la notizia – decisamente non gradita a governi e cancellerie del vecchio continente – è quella che riguarda il progetto del gasdotto SouthStream: la Russia avrebbe dovuto portare tale risorsa nel cuore dell’Europa, ma c’è stata una decisa frenata di Putin a causa delle sanzioni e dell’inasprirsi dei rapporti Mosca-Bruxelles. Oltre a questa situazione, si vanno ad aggiungere incertezze su un altro impegno che è quello della TAP (Transadriaticpipeline). Ecco che sono in atto particolari attenzioni sul gas di Cipro di paesi quali Grecia, Turchia, Israele ed Egitto e, come detto, anche Italia e Francia. Il cambio di destinazione del gas russo, deciso da Mosca, come una sorta di contro sanzione, che privilegia partner come la Cina e altri Paesi dell’Estremo Oriente, ha creato panico, riferisce l’agenzia per i Balcani Italintermedia, tra tutti coloro che si aspettavano grandi quantità di gas in arrivo in Europa. Va registrato intanto l’avvio di una collaborazione sottoscritta l’8 novembre al Cairo tra il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi e l’omologo cipriota Nikos Anastasiedes. E in questo scenario bilaterale si è fatto avanti il primo ministro greco Antonis Samaras. Egli, come si è appreso da fonti diplomatiche e anche economiche, ha offerto piena disponibilità per una possibile futura cooperazione per lo sfruttamento di gas naturale nelle zone orientali del Mediterraneo.



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