FINANZIARIA DI CONEGLIANO COMPRATO BANCA ARNER ITALIA

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enrico marchi

E’ stato comunicato in un incontro con la stampa specializzata che la Finit di Conegliano Veneto (Treviso) ha comprato dall’azionista Arner Bank di Lugano la Banca Arner Italia, con sede a Milano. Non è stato però comunicato il prezzo dell’operazione che sarà perfezionata dentro il 15 dicembre. In questo modo la finanziaria trevigiana diventa banca avendo conferito 100 milioni di patrimonio. La Fin.it controlla il 47% dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, di cui Enrico Marchi è presidente, ed è attiva nei servizi di finanza strutturata, business process outsourcing, corporate finance, private equity e asset; wealth management. Finit è la finanziaria veneta cui fanno capo Enrico Marchi (nella foto) e Andrea de Vido. L’acquisizione, che dà vita a Banca Finanziaria Internazionale è stata illustrata ai media dal presidente di Finit Marchi e dall’Ad de Vido. Alla data del perfezionamento, Banca Arner spa “avrà 6,4 milioni di capitale sociale e masse residue per circa 30 milioni”. Dopo le ristrutturazioni, seguite ai commissariamenti di Banca d’Italia, in Arner rimangono tredici dipendenti. Cosa ha detto l’imprenditore Marchi? “Questo è il coronamento di un disegno di 30 anni fa. L’acquisizione di Banca Arner è un progetto che arriva da molto lontano – ha raccontato Marchi -. Abbiamo dapprima visto se si poteva comprare una licenza già esistente, ci eravamo già andati vicini poco tempo fa, ora Banca Arner è lo strumento tecnico che ci consente di acquisire la licenza per diventare banca”. Banca Finanziaria Internazionale “sarà il naturale interlocutore per l’accesso delle imprese al mercato di capitali sia di debito che equity e offrirà servizi di wealth management alternativi, mantenendo lo spirito di innovazione che da sempre contraddistingue il nostro gruppo”. Finit ha oltre 500 dipendenti e uffici a Milano, Roma, Mosca e Lussemburgo. Nel 2014 stima di chiudere con 83,3 milioni di ricavi (70,3 nel 2013), un margine operativo lordo di 31,4 milioni (21,3 nel 2013) e un patrimonio netto di 136 milioni (123 un anno prima). Controllata al 90% da Marchi e de Vido (in quote uguali, il restante 10% è di Generali), dal 1991 stima di aver strutturato oltre 100 operazioni pubbliche di cartolarizzazione, per un importo di oltre 60 miliardi di euro e gestisce più di 260 operazioni con oltre 285 miliardi di asset.



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