PORTO RAVENNA USCITO DA ASSOPORTI E NAPA PER PROTESTA OFFSHORE VENEZIA. CLAMOROSA DECISIONE FA DISCUTERE RESPONSABILI SETTORE

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RAVENNA 14/03/2012. AUTORITA' PORTUALE - GALLIANO DI MARCO

L’Autorità portuale di Ravenna s’è ritirata da Assoporti, l’unione dei , e da , l’associazione dei porti del nord Adriatico cui fanno parte Venezia, Trieste, Koper (Capodistria) e Rijeka (Fiume): la scelta è stata definita clamorosa ed è stata decisa dal presidente Galliano Di Marco (nella foto). Si è appreso che la motivazione è un vero atto di protesta a seguito di un finanziamento statale di 100 milioni di euro per la della piattaforma d’altura nel , il cosiddetto porto offshore, introdotto alla Camera, con un maxi emendamento alla legge di stabilità. L’ex ministro  Brunetta ha spiegato la decisione come la necessità di «non rischiare di limitare le potenzialità di sviluppo del  e potrebbe risolvere i problemi anche di Trieste», ritenendo i due scali complementari. Il presidente Di Marco non è di questa opinione: tale  scelta ha dimenticato Ravenna: «è una decisione, che contrariamente a quanto dichiarato dal viceministro Ciaccia in più occasioni risponde soltanto ad esigenze localistiche e non piuttosto ad una visione di insieme delle esigenze della portualità italiana, non potrà che creare una profonda spaccatura nel settore». Di Marco, conversando con i media che si occupano del settore marittimo, non ha aggiunto personali vaLutazioni sull’Autorità portuale di Venezia e sul suo presidente Paolo Costa. A parte il caso Ravenna-Venezia, l’ex sindaco di Ravenna e attuale sen. del PD aveva di recente che nei prossimi mesi sarà fondamentale arrIvare ad una fase nuova per i porti italiani al fine do mettere a sistema una frammentazione (ben 24 porti con autorità portuale) che è realmente un tallone d’Achille per il sistema portuale. Secondo l’esponente del Pd la vera svolta dei porti è il nord Adiatico con Ravenna, Ancona, Venezia e Trieste e il nord Tirreno con Livorno, Savona,La Spezia e . Queste aggregazioni possono per  l’Italia una piattafroma logistica per poter competere con gli scali l’Europa del nord: cioè Amsterdam, Anversa, Amburgo e Rotterdam.




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