BONIFICHE A PORTO MARGHERA. REFRAIN A ROMA; MA MINISTRO AMBIENTE ASSICURA SINDACO VENEZIA SBLOCCO PROCEDURE

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ANDREA ORLANDO, MIN. AMBIENTE
A , il , Giorgio Orsoni, ha incontrato  il ministro dell’ (nella foto) al quale gli ha sottoposto l’urgenza di accelerare le procedure amministrative sulle bonifiche di e sull’avvio dei processi di reindustrializzazione legati all’accordo sul trasferimento agli enti locali delle aree non attive di Syndial (Eni). “Il ministro – ha Orsoni – mi ha dato che in tempi brevissimi, forse entro la fine dell’estate, saranno sbloccate tutte le procedure su , consentendo di chiudere tutte le partite sulle quali stiamo lavorando”. Come noto, l’ sottoscrisse nell’aprile 2012 – congiuntamente al Ministero dell’Ambiente, la Regione, la Provincia, il Magistrato alle Acque, l’Autorità Portuale  - un Accordo di Programma per la “bonifica e per la riqualificazione ambientale del Sito d’ di e aree limitrofe” che prevedeva, fra l’altro, la regolamentazione delle procedure di bonifica e di caratterizzazione standardizzate e la riperimetrazione del SIN. A gennaio 2013 gli stessi attori istituzionali hanno firmato gli accordi attuativi del protocollo, consentendo l’attivazione delle procedure per la rigenerazione industriale di Porto Marghera. Come ricordato dal sindaco Orsoni il Comune di Venezia sta chiudendo un secondo accordo per l’ da parte degli enti locali di circa 110 ettari di aree Syndial non attive. Un accordo che consentirà alle imprese interessate di insediarsi a Porto Marghera trovando condizioni favorevoli per l’investimento e certezze sui costi e sui tempi di bonifica dei terreni. A suo tempo la dichiarazione di area di crisi complessa ha dato atto della necessità di dare avvio ad un’attività integrata e coordinata per la reindustrializzazione dell’area industriale di Porto Marghera ed aree confinanti.. Syndial è proprietaria, in , nell’area del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Porto Marghera, perimetrato secondo le previsioni del D.M. n. 471 del 25.10.1999, inter alia, di terreni e di fabbricati ed impianti sugli stessi terreni. Tali aree sono, in parte, gravate da oneri di bonifica e ripristino ambientale che interessano sia i suoli sia la falda, disciplinati da specifici decreti autorizzativi emessi dal ministero dell’Ambiente . Va ricordato  che la Regione Veneto e il hanno manifestato l’interesse a poter disporre delle aree Syndial, per poterle porre a servizio di iniziative di interesse pubblico e privato per lo sviluppo, la reindustrializzazione e la riqualificazione ambientale di Porto Marghera. Come è stato spiegato i referenti a questo problema le competenze che vengono esercitate attraverso la sottoscrizione dell’Accordo sono, tra l’altro, riconducibili, per quanto riguarda il Comune, alla titolarità al rilascio del permesso per costruire e, da parte della Regione, all’approvazione di Accordi di Programma di dettaglio per l’attuazione organica e coordinata di piani e progetti. Syndial ha, per parte sua, dichiarato la propria disponibilità alla cessione delle aree libere. Il 15 maggio dello0 scorso anno, dopo che la Giunta Regionale aveva espresso parere favorevole all’approvazione dell’accordo si sottoscrive l’Adozione dello schema di Accordo per l’acquisizione delle aree libere, di proprietà della società Syndial s.p.a. in Porto Marghera, che costituisce atto prodromico per giungere alla formale acquisizione delle aree libere di Syndial. E al fine di evitare la corsa alla speculazione sul valore dei terreni le parti hanno convenuto di porre sul mercato le superfici secondo trasparentri criteri. definito un aspetto non secondario per l’attuazione coordinata di piani e progetti, atteso che l’onere della bonifica dei terreni è disciplinato dai decreti che saranno volturati verso in capo agli Enti sottoscrittori.Ciò rappresenta sicuramente un aiuto aggiuntivo alle aziende che vogliono investire a Porto Marghera, linea già formulata dal sindaco.


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