CONFINDUSTRIA PADOVA. NUOVO PRESIDENTE DELLA SEZIONE ALIMENTARI

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Giovanni Taliana (nella foto) è il nuovo presidente della sezione alimentari di Confindustria Padova per il biennio 2013-2015. Il comparto alimentare in provincia di Padova conta 685 imprese, il 18,8% del totale del Veneto, con circa 6.300 addetti. L’elezione è avvenuta all’unanimità all’assemblea dei soci. Taliana (imprenditore padovano di 39 anni), è della Bovis Srl di Limena, specializzata nei preparati per brodo granulari, un gruppo con 4,5 milioni di fatturato e 15 addetti. Fondata nel 1926 a Pedavena (Belluno), agli inizi degli anni Ottanta è stata acquisita dalla famiglia Taliana, che ha portato lo stabilimento di produzione a Montebelluna e dal 2000 a Limena, con una sede di 4mila mq e un magazzino logistica di 2mila mq. Taliana subendtra a Boccardo. Lo affiancheranno i vice presidenti Federico Allamprese (Il Granaio delle Idee Srl, Maserà) e Francesco Barduca (Francesco Barduca Srl, Borgoricco).L’assemblea ha rinnovato anche il Consiglio direttivo di sezione. Oltre a Taliana e ai vice presidenti, ne fanno parte gli imprenditori Antonio (Chimab Spa, Campodasego), Francesco De Marco ( Spa, ), Miotto (Miotto Rag. , Vescovana), Francesco (Aspiag Service Srl, Mestrino), Cesarino Ponticello (Agriluce Srl, Borgoricco), Sandro Vecchiato ( Spa, Villafranca Padovana). «L’industria alimentare è il secondo settore manifatturiero del Paese, ambasciatore nel Made in Italy nel mondo – ha il neo presidente. Un prodotto alimentare su cinque finisce sui mercati esteri. Nel 2012 l’export è stato di 25 miliardi di euro, con una crescita del 7% (+9,7% il Veneto, +1,7% Padova). Nel primo bimestre del 2013 è cresciuto del 6,5%. E spingendo la leva dell’internazionalizzazione ci sono margini per fare meglio». «I segnali di stanchezza non mancano – ha aggiunto Taliana -. La congiuntura resta difficile e sul mercato domestico la domanda langue. In cinque anni la ha tagliato 20 miliardi di spesa alimentare. Dall’inizio dell’anno la flessione dei consumi alimentari delle famiglie è stata del 4,5%, il dato peggiore dal 2008. Un’erosione da contrastare con politiche fiscali e sul lavoro che diano più soldi in tasca ai lavoratori. Occorre intervenire subito sul cuneo fiscale e fare di tutto per scongiurare l’aumento dell’1% dell’Iva che avrebbe un impatto immediato di 700 milioni di euro sul carrello della spesa e ripercussioni sulla produzione dell’industria alimentare». Il primo impegno del neopresidente sarà «incontrare le aziende e capirne i bisogni per accompagnarle nelle sfide dell’innovazione e del presidio dei mercati». Con due progetti a cui dare la priorità assoluta. «Uno riguarda l’aggregazione in verticale con il settore primario, la distribuzione e la logistica per lavorare sull’intera filiera – ha spiegato Taliana -. La maggioranza delle imprese sono piccole o microimprese. Da qui la necessità di fare rete incentivando processi di aggregazione orizzontale e avviando progetti anche insieme ad altre territoriali».



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