UTILIZZO FONTI GEOTERMICHE. BATTAGLIA E GALZIGNANO OGGETTO DI STUDI PER IL PROGETTO EUROPEO “GEOSEE”

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Battaglia e Galzigano sotto studio europeoiper energia geotermica

Le località termali padovane di Battaglia e Galzignano sono oggetto di studio nell’ambito del progetto europeo “GeoSee” per analizzare la presenza di fonti geotermiche a bassa temperatura e la loro possibilità di utilizzo. ll budget del progetto, finanziato per l’85% dal Fondo europeo di Sviluppo regionale e per il 15% a carico del Fondo di rotazione italiano, ammonta a  2.045.625 euro. Di questi, 190.700 euro è la quota attribuita alla Provincia di Padova e 214.500 è quanto assegnato al T.e.S.A.F. dell’Università di Padova. La scelta è stata fatta dalla Provincia di Padova, in qualità di partner del progetto transnazionale che coinvolge 16 soggetti di 8 Paesi europei (Bulgaria, Croazia, Macedonia, Italia, Romania, Serbia, Slovenia e Ungheria). L’iniziativa è stata presentata dalla presidente dell’ provinciale Barbara e dai sindaci di Galzignano Masin e di Battaglia Daniele Donà (nella foto).  Il progetto ha una durata di 24 mesi (fino a novembre 2014) e si inserisce nelle strategie dell’Unione europea rispetto alle problematiche dei cambiamenti climatici. Entro il 2020 ogni Stato membro cercherà di dare attuazione ad alcuni ambiziosi obiettivi riassumibili nella sigla “20-20-20”: riduzione di del 20% rispetto al 1990; 20% del fabbisogno di ricavato da fonti rinnovabili; aumento del 20% dell’. “La questione dell’ e delle fonti rinnovabili ci sta a cuore da tempo – ha Degani – infatti non siamo nuovi a che puntino al risparmio energetico. Ricordo in particolare il ruolo di coordinamento che stiamo svolgendo per promuovere nei Comuni padovani un progetto che attinge al fondo comunitario “” con l’obiettivo di favorire l’efficienza energetica negli edifici pubblici. L’iniziativa GeoSEE ci offre la possibilità di capire come poter utilizzare la visto che alcuni Comuni del nostro territorio, in particolare quelli termali, ne sono naturalmente ricchi. In particolare per questo progetto abbiamo ritenuto di coinvolgere Galzignano e Battaglia perché l’acqua termale sgorga a 68° contro gli 80° di Abano e Montegrotto. La è una risorsa ancora poco sfruttata che ci darebbe enormi opportunità per risparmiare e tagliare i costi nelle strutture pubbliche. Basti pensare che solo per riscaldare le scuole paghiamo, iva inclusa, 5 milioni di euro all’anno”. Comeè stato evidenziato, lo scambio termico con il sottosuolo ( a bassa entalpia) rappresenta una possibilità molto vantaggiosa sul piano economico in quanto consente di dimezzare i costi in bolletta energetica. Grazie a questo tipo di fonte, infatti, si possono sia riscaldare che rinfrescare gli edifici, oltre a produrre acqua calda sanitaria usando come serbatoio termico il sottosuolo. L’utilizzo di “serbatoi” geotermici a bassa temperatura per la produzione di energia elettrica in Europa è stato studiato solo di recente, quindi sono necessari studi ad hoc per approfondirne la conoscenza. Il progetto GeoSEE intende affrontare questi temi per aumentare il potenziale offerto da questo tipo di .  “Anche per noi è importante essere stati scelti per questo studio – ha spiegato il sindaco di Galzignano Masin – abbiamo già messo a disposizione dei partner europei coinvolti alcune aziende eccellenze presenti nel nostro territorio, in particolare per l’utilizzo della nel settore agricolo”.  Il gruppo di lavoro provinciale si relazionerà con il Territorio e Sistemi Agro Forestali (T.e.S.A.F.) dell’Università di Padova, altro partner del progetto comunitario. Infine, in quanto autorità pubblica, l’obiettivo della Provincia sarà quello di coinvolgere gli stakeholder nel promuovere, potenziare e far interagire queste forme di energia rinnovabile.



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