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E’in corso una ricerca archeologica per consentire la scoperta del passato di Lio Piccolo, il borgo immerso nella laguna di Venezia, patrimonio dell’Unesco, per restituire i reperti e le strutture pertinenti una villa romana. Si tratta di un progetto in sinergia con il Comune di Cavallino-Treporti e Ca’ Foscari, a cui si affianca la fase degli scavi subacquei avviati da Carlo Beltrame, professore di archeologia marittima, che in questi giorni sta effettuando i primi rilievi sulla parte sommersa della villa romana per verificare la possibilità di comprendere meglio le strutture visibili sul lato del canale Rigà. «La villa romana di Lio Piccolo è un sito archeologico di grande interesse scoperto da Ernesto Canal. Scopo della nostra missione – ha affermato Beltrame – è verificare le indicazioni di Canal, eseguire i rilievi delle strutture sommerse e procedere a dei saggi di scavo per conoscere la potenza del deposito stratigrafico e cercare di interpretare meglio questo sito e di dare una datazione più precisa». Enrico Costa per cafoscarinews ha conversato con il prof. Beltrame. «Gli eccezionali rinvenimenti di frammenti di decorazione architettonica, affreschi e reperti pertinenti alla villa romana di Lio Piccolo ci restituiscono il quadro di una residenza di un certo pregio, probabilmente connessa allo sfruttamento delle risorse locali, databile al I secolo d.C. e in uso per alcune generazioni» ha spiegato Diego Calaon, professore di Topografia antica a Ca’ Foscari e direttore degli scavi assieme a Daniela Cottica, professoressa di archeologia classica. Il Comune di Cavallino-Treporti ha deciso di conoscere meglio l’estensione e l’articolazione di questa struttura e, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari, ha avviato un progetto di ricerca sul sito della villa stessa, al fine di comprendere quanto si conservi ancora di questo antico insediamento. Una di queste ville costiere è già stata al centro della narrazione archeologica della mostra 2019 “Vivere d’Acqua, archeologie tra Altino e Lio Piccolo”.
A settembre parte lo scavo terrestre stratigrafico. Scavi archeologici eseguiti in concessione del Ministero della Cultura – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che uniranno le informazioni già acquisite nel passato per aggiornarle con nuove indagini, per conoscere di piu’ la qualità della cultura materiale del sito, gli aspetti decorativi e lo stato di conservazione delle strutture pertinenti la villa romana di Lio Piccolo. Tutte le attività di indagine archeologica eseguite in regime di concessione e col supporto attivo e la sorveglianza dei funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il comune di Venezia e Laguna. Il progetto prevede – come ha scritto Costa – anche uno studio dell’antico litorale di Lio Piccolo e del paleo-ambiente circostante, con particolare interesse per la ricostruzione del profilo vegetazionale e per lo studio dell’interazione uomo-ambiente. «Approfondire il passato e la cultura di questo luogo per Cavallino-Treporti è di fondamentale importanza perché Lio Piccolo raccoglie in sé moltissima storia. Quella della ricerca con l’Università è uno dei punti focali per partire anche con un grande progetto di tutela, salvaguardia e riqualificazione di questo sito.Dopo anni essere riusciti ad avviare le ricerche archeologiche per noi è una grande soddisfazione e un nuovo punto di partenza per tracciare il percorso delle nostre origini – ha puntualizzato l’assessore comunale alla cultura Ballarin – eseguite anche in collaborazione con docenti e ricercatori delle università di Pisa, Bologna, Aix-Marseille e con il centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli. Un ulteriore obiettivo di progetto sarà poi inserire la villa romana di Lio Piccolo all’interno del contesto lagunare più ampio, approfondendo i rapporti fra la villa ed il centro urbano di riferimento, la vicinissima Altino.(ph cafoscari/Lio Piccolo).

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