Una delle sfide più grandi da affrontare nel prossimo futuro per la Provincia di Bolzano è rappresentata dalla necessità di ridurre il biossido di azoto (NO2) il cui valore limite annuale è ancora superato lungo l’autostrada del Brennero e sulle strade più trafficate a Bolzano (fino a 66 microgrammi al metro cubo), Laives (fino a 50 microgrammi al metro cubo), Merano e Bressanone (con superamenti lievi del valore medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo). Tale situazione(foto Usp) emerge dalla valutazione sulla qualità dell’aria 2010-2017 pubblicata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente lo scorso maggio. Nel 2008 la UE ha stabilito un valore limite medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo, e la direttiva europea, recepita dallo Stato italiano nel 2010, prevede che nelle aree dove il valore limite annuale è superato, vengano adottati appositi piani per garantire il rispetto del limite entro tempi brevi. Le misure del primo programma provinciale per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto, approvato assieme ai Comuni nel 2011, sono pressoché esaurite, e la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Richard Theiner ha approvato oggi (31 luglio) il programma N02 2018-2023 per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto. “L’obiettivo del piano è garantire una riduzione del 10% delle concentrazioni di biossido di azoto registrate nel 2017 già entro il 2020, e raggiungere così il rispetto del valore limite di 40 microgrammi al metro cubo. Dove questo non sia possibile, il raggiungimento del rispetto del valore limite dovrà essere raggiunto entro il 2023”, ha spiegato l’assessore Theiner. Il piano contiene le misure indicate dai Comuni di Bolzano, Merano e Laives in seguito alle riunioni dell’apposito tavolo tecnico permanente convocate dall’assessore, come spiega una nota del’ente provinciale. Entro il 2018 anche il Comune di Bressanone comunicherà i propri provvedimenti in seguito alla valutazione definitiva della qualità dell’aria prevista a settembre. L’insieme delle misure indicate dai Comuni sono state verificate sia per la conformità giuridica che per la funzionalità e quindi ritenute congrue. “Spetterà ora ai Comuni adottare le misure ritenute più opportune per raggiungere gli obiettivi e all’Agenzia provinciale per l’ambiente e quindi alla Giunta verificarne l’efficacia”, ha aggiunto Theiner. Il Comune di Bolzano ha già previsto la possibilità di introdurre divieti di circolazione per determinati veicoli in precise fasce orarie, e l’applicazione concreta dovrà avvenire con ordinanza del sindaco. I Comuni potranno prevedere limitazioni al traffico qualora gli obiettivi di riduzione delle emissioni da NO2 prefissati non possano essere raggiunti con tutte le altre misure previste. Dal momento che la valutazione della qualità dell’aria a cura dell’Agenzia provinciale per l’ambiente ha evidenziato che per le emissioni di ossidi di azoto il maggior responsabile (circa il 70%) è il traffico, le misure contenute nel piano puntano per la gran parte alla sua riduzione. La Provincia punta al sostegno della mobilità elettrica con l’incentivazione diretta per l’acquisto di mezzi a trazione elettrica, e indiretta andando a sostenere la realizzazione di parcheggi e punti di ricarica per e-bike presso le amministrazioni pubbliche e le scuole. Un punto rilevante è il rinnovo del parco macchine della SASA. È previsto l’acquisto di 38 nuovi bus che andranno a sostituire i vecchi di classe Euro 2 e Euro 3. Inoltre, si valuterà se sostituire con bus di classe Euro 6 quelli di classe Euro 5. Sono previste anche misure lungo l’autostrada del Brennero indicate nell’ambio del progetto Brennerlec. Si parla tra il resto di controlli della velocità (con richiesta al ministero dei trasporti) e dell’introduzione della gestione dinamica della velocità. Gli esperti hanno evidenziato che una riduzione di 15 chilometri all’ora comporterebbe una riduzione di circa il 10 % di NO2. “L’obiettivo dichiarato resta comunque la riduzione del traffico pesante”, ha dichiarato l’assessore.

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