La rete idraulica minore, fatta di circa 200.000 chilometri di canali ed invasi, rappresenta un grande potenziale d’acqua a servizio anche di parchi e giardini, non di rado invece innaffiati con acqua potabile: la segnalazione è arrivata da Francesco Vincenzi, Presidente di Anbi (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), intervenuto agli Stati Generali del Verde Pubblico (foto Anbi). Il Presidente di Anbi ha evidenziato il ruolo svolto dai Consorzi di bonifica e di irrigazione, nonché la disponibilità a nuovi rapporti di collaborazione, nel ripristino di aree di interesse naturalistico, nel mantenimento di parchi, nella manutenzione di corsi d’acqua in ambito urbano; tanti gli esempi: dalla rinaturalizzazione del bacino scolante nella laguna di Venezia alla pulizia delle rive del fiume Arno a Firenze, dal Protocollo d’Intesa con l’ Associazione Nazionale Comuni Italiani alle centinaia di chilometri arginali di piste ciclopedonali fino ai “migranti bonificatori”, frutto di un progetto regionale in Toscana. “Serve però – ha concluso Vincenzi – una nuova cultura del verde lungo le sponde che, anche per essere fruibili, abbisognano di costante manutenzione: le alberature, in particolare, vanno gestite per evitare che da risorsa diventino un problema nei momenti di criticità idrogeologica. Lo status quo in idraulica non esiste ed i Consorzi di bonifica hanno maturato una coscienza ambientalista assoggettando, nei limiti del possibile, gli interventi ai tempi della natura.”

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