Il giardino cinquecentesco di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin di Vescovana (Padova) anche quest’anno e’ pronto alla ‘esplosione’ di colori della fioritura di 100 mila tulipani olandesi. E’ l’edizione 2019 di “Giardinity Primavera”(foto villa Vescovana). Dal 23 marzo al 25 aprile il grande prato del parco diventa una mega tavolozza, con le migliaia di colori dei bulbi di Evelina Pisani. Vi sono 25 mila nuove tonalità a mescolarsi all’erba e ai fiori spontanei di primavera. L’installazione “naturale” si arricchirà di un sentiero blu di muscari per una “strada azzurra” verso i tulipani. Sono previste visite guidate, incontri letterari, laboratori e attività ludiche per bambini, mostre, corsi di composizioni floreali, corsi di cucina con erbe, fiori e frutta, lezioni botaniche. Immersa in splendidi giardini con aiuole che si colorano di narcisi e tulipani a seconda della stagione, Villa Pisani Bolognesi Scalabrin venne costruita nella prima metà del 1500 su richiesta di Francesco Pisani, cardinale e vescovo di Padova, che la volle come sede per amministrare le proprietà fondiarie della famiglia. Rimasta a questo nobile casato sino al 1900 quando morì l’ultima contessa Pisani, tale Evelina van Millingen, passò poi per un breve periodo fra i possedimenti dei Bentivoglio Mocenigo prima di entrare a far parte delle proprietà dei Bolognesi Scalabrin. Le differenti visioni culturali e intellettuali dei proprietari hanno con il tempo trasformato Villa Pisani da corte medievale a palazzo rinascimentale sino all’elegante salotto dell’Ottocento che ancora oggi si può ammirare visitandone gli interni.Ad affrescare le sale dell’edificio furono chiamati i grandi pittori dell’epoca fra cui Paolo Veronese, Gianbattista Zelotti e Dario Varotari oltre che pittori fiamminghi come Ludovico Toeput; a quest’ultimo si devono ad esempio gli affreschi di un ampio salone che ritraggono imperatori romani a cavallo. La villa è inoltre arredata con il mobilio originale e impreziosita con stucchi di tonalità diverse, travi decorate nel soffitto e pavimenti veneziani nelle venature del rosa. Se costruzione e decorazioni si devono a grandi architetti e artisti a cui vennero affidati gli stessi incarichi anche in altre dimore della zona (fra cui i palazzi di Montagnana e di Monselice), autrice dei giardini che circondano la villa fu proprio la contessa Evelina che con il suo amore per la natura risollevò anche le sorti di questa proprietà andata in rovina. Nel 1852 la nobildonna inglese diede inizio alla realizzazione del suo parco che chiamò “Crispin de Passe” in onore del botanico fiammingo vissuto nel 1600.
Visitando oggi gli spazi verdi della villa si notano un giardino all’italiana con elementi tipici provenienti dal mondo arabo e un’enorme area in stile ottocentesco inglese. Passeggiando fra rose antiche, bulbose di ogni forma e colore e tantissime specie di alberi (molte anche non autoctone) si possono inoltre ammirare fontane, obelischi, statue e putti del Besarel e una cappella neogotica elisabbetiana. Villa e giardino sono aperti al pubblico da lunedì a venerdì senza prenotazione; il week end e i festivi è necessario invece prenotare allo 0425/920016 o inviando una mail a info@villapisani.it.

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