in Valtellina valorizz. agricoltura di montagna

“Un progetto innovativo che punta a valorizzare le produzioni più complicate, di quell’agricoltura e zootecnia ‘eroica’, in un contesto dove mediamente c’è grande capacità di promuovere il prodotto”. Lo ha spiegato l’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia, intervenendo alla presentazione di ‘Terra Alta di Valtellina’, progetto di valorizzazione dei prodotti agroalimentari ed artigianali provenienti da attività valtellinesi realizzate a più di 700 metri. All’incontro sono intervenuti Plinio Vanini, fondatore de ‘La Florida’, Mario Rabbiosi, Latteria sociale di Mellarolo, Valgerola (Sondrio), Cristian Borromini, presidente Comunità Montana Valtellina di Morbegno, e Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio (foto). In una nota è spiegato che l’iniziativa punta a consentire la prosecuzione delle coltivazioni dei maggenghi, a offrire al consumatore la possibilità di fare scelte di consumo etiche e consapevoli verso i prodotti delle ‘alte terre’ e a riconoscere una miglior remunerazione a produttori e conferenti in funzione dei risultati. Protagonista del progetto ‘Terra Alta’ l’azienda agrituristica ‘La Fiorida’ di Mantello (Sondrio). Da qui parte il progetto di condivisione di un modello di ‘filiera corta’, con la prima declinazione operativa raggiunta con la Latteria Sociale di Mellarolo, in Valgerola (Sondrio).
“Questa è un’azienda di successo – come è stato ricordato- che è riuscita a portare all’esterno i propri risultati, trasformandoli in messaggi e segnali forti e universali. Si apre a produttori diversi, facendo una scelta etica, coinvolgendo i produttori dell’alta valle, quelli che tutto l’anno mantengono e custodiscono la montagna. Mette a disposizione la propria capacità di penetrazione nei mercati a produttori che non avrebbero avuto gli stessi spazi e possibilità”. Quello che serve alla nostra agricoltura è l’organizzazione. In generale l’agricoltura lombarda non ha bisogno di distinguersi per i livelli dimensionali – ha aggiunto – quanto piuttosto per la capacità di organizzazione, che si fa mettendo insieme grande e piccolo. Anche per questo si tratta di una scelta lungimirante: il progetto dà lustro alla distintività dei prodotti. Quello che manca in questo momento, in un mercato che li richiede, sono i prodotti distintivi, che faticano ad arrivare con semplicità ai mercati. Quella di oggi è una proposta efficace per far capire a chi non può conoscere certi produttori di trovare prodotti una volta definiti di nicchia in un contesto più grande.

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