Il nuovo numero del National Geographic Italia è uscito, in questi giorni, con un ampio reportage sul tema dell’acqua e sul modello emiliano-romagnolo, richiamato anche dall’editoriale del Direttore della testata.
Tra i vari progetti a favore del risparmio idrico e di una maggiore consapevolezza nel consumo di acqua, viene anche raccontato il progetto GST4Water, che ha visto come capofila il Laboratorio Terra&AcquaTech del Tecnopolo di Ferrara, diretto dal Prof. Marco Franchini del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara ed il Laboratorio MechLav. Finanziato dal POR FESR della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha sperimentato la realizzazione di kit di monitoraggio che ricevono i dati dai contatori digitali e li trasmettono a un cloud, dove vengono elaborati e resi disponibili per l’utente finale. In questo modo si sa in tempo reale quanto si consuma e si possono identificare subito le perdite, in modo da porvi rimedio prima possibile. L’articolo cita anche le esperienze di chi ha installato in casa questi dispositivi, come sono cambiate le loro percezioni dei consumi idrici e i loro comportamenti; inoltre viene messa in evidenza la capacità delle tecnologie ICT di risolvere problemi di questa natura con soluzioni a basso costo e semplici da utilizzare anche per le famiglie. Il progetto GST4Water si sta concludendo in queste settimane, ma ha già riscosso notevole interesse non solo nell’ambito accademico ma anche presso le multiutility del settore idrico e il grande pubblico, che sta diventando sempre più sensibile alle tematiche ambientali. Photo credits: alessandrogandolfi.com, parallelozero.com

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