Motor Bike Expo ha chiuso a Veronafiere segnando la ripresa del sistema fieristico in Italia, dopo 15 mesi di blocco a causa della pandemia. L’edizione speciale del salone internazionale di riferimento per il mondo della moto di serie e custom ha registrato, informa una nota, nel fine settimana (19,20/6) più di 30 mila visitatori. Gli ingressi contingentati e le misure di prevenzione sanitaria hanno reso possibile il ritorno dell’evento fisico in piena sicurezza, con 250 aziende espositrici presenti, tra cui le più importanti case motociclistiche: Aprilia, Benelli, BMW, Harley-Davidson, Honda, Kawasaki, Moto Guzzi, MV Agusta, Royal Enfield, SWM e Yamaha. La special edition, dopo il rinvio dell’evento tradizionale di gennaio, ha sviluppato la propria dimensione plein air, grazie a 20mila metri quadrati di aree esterne, le prove su strade di oltre 100 modelli e gli itinerari in sella sul territorio, organizzati da Federmoto e promossi dalla Regione Veneto.Una veste e una collocazione inedite che in futuro potrebbero dar origine ad uno spin-off estivo di Motor Bike Expo, con un format complementare all’appuntamento di gennaio. «Sono stati raggiunti due obiettivi – ha commentato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Abbiamo fatto da apripista per la ripartenza dell’industria fieristica nazionale, dimostrando a tutti che oggi è possibile organizzare eventi in presenza e sicurezza. Inoltre, Motor Bike Expo ha ribadito che le fiere sono ancora format attrattivi per il pubblico e validi strumenti di promozione per le aziende e il territorio. I numeri di questa special edition lo confermano, e non erano affatto scontati dopo diversi rinvii e una collocazione di giugno inusuale. Fortunatamente non abbiamo mai mollato e abbiamo portato a casa il risultato, tanto che ora con gli organizzatori Francesco Agnoletto e Paola Somma stiamo valutando la fattibilità di una summer edition di Motor Bike Expo da affiancare al salone di gennaio».(ph Veronafiere).

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