La Fondazione Arena di Verona ha un ruolo di primo piano nel progetto artistico voluto dalla Royal Opera House di Muscat, capitale dell’Oman. Nella residenza privata di Roma del maestro Franco Zeffirelli, che firma l’allestimento di Rigoletto, erano presenti il sindaco e presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina; il ministro dell’Alta Educazione dell’Oman e presidente del Consiglio di amministrazione della ROHM Royal Opera House Muscat Rawya Saud Al Busaidi; il direttore generale e artistico della Royal Opera House Muscat Umberto Fanni; il vice presidente della Fondazione ‘Franco Zeffirelli’ Pippo Corsi Zeffirelli; il maestro Franco Zeffirelli; la sovrintendente della Fondazione Arena Cecilia Gasdia e il direttore generale Gianfranco De Cesaris (nella foto Arena). Per l’opera, che andrà in scena a Muscat il 17 settembre 2020, la Fondazione Arena svolge un doppio ruolo: non solo saranno i suoi complessi artistici (orchestra e coro) ad esibirsi in palcoscenico, ma saranno coinvolte anche tutte le maestranze che nei laboratori di via Gelmetto realizzeranno le nuove scenografie del Rigoletto di Zeffirelli. Una grande produzione, ideata da Fanni per la speciale ricorrenza del 50° anniversario dell’Oman e i dieci anni dalla nascita del Teatro lirico arabo. Per questo si è puntato ad un inedito, con il maestro fiorentino che da anni non si cimentava più nell’opera verdiana. L’ultima volta fu nel 1961, quando la portò in scena a Trieste e, nel 1964, alla Royal Opera House del Covent Garden di Londra. Questa sfida artistica sarà una coproduzione fra il teatro di Muscat, Fondazione Arena di Verona per le scenografie e gli artisti, Fondazione Teatro dell’Opera di Roma per i costumi e in partnership con la Fondazione Franco Zeffirelli. Al progetto aderiscono in qualità di coproduttori il Teatro Nazionale dell’Opera della Lituania e il Teatro Nazionale Croato di Zagabria.
“Rendiamo noto ciò che avevamo ipotizzato a gennaio con il maestro Fanni a Muscat – ha detto il sindaco Sboarina -. Fondazione Arena mette a segno un bel colpo, sia per la continua conferma della sua alta reputazione internazionale ma anche per l’importante coinvolgimento delle sue maestranze. I laboratori di via Gelmetto sono una delle realtà di produzione artistica che ci invidiano in molti, poterli valorizzare è un grande risultato. Senza contare che, al rapporto già avviato con l’Oman, si aggiunge la nuova collaborazione con le altre due nazioni. E’ per Verona una grandissima soddisfazione”.

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