Il clima è quello dell’attesa nella frenesia dei preparativi da parte dei frati così come nell’affluenza crescente dei pellegrini. Ognuno porta con sè la propria storia di devozione. Tra queste anche “storie di cammino” di quanti, letteralmente sulle orme di Sant’Antonio, professano una fede che consuma le suole delle scarpe, affidando al silenzio e alla pacatezza del camminare, un passo dietro l’altro, un momento di vita che aiuta a raccogliere i pensieri e a rasserenare l’anima. Questa la storia di Luciano, Renato e Gabriele, tre amici di età non verdissima, appassionati di cammino, che seguendo questo itinerario intimo e personale, dopo dieci giorni di viaggio, partiti da Trieste sono ora in Basilica. “Siamo di Fidenza – ha raccontato uno del gruppo – siamo amici di lunga data e ogni anno amiamo trascorrere qualche giorno tra di noi, lasciando le famiglie a casa e pianificando un viaggio a piedi. Quest’anno siamo partiti da Trieste il 20 maggio scorso e a piedi siamo giunti a Padova, dopo ben 256 chilometri percorsi a tappe”. La partenza dalla chiesa di San Giacomo a Trieste e poi a ritmo di marcia di oltre 20 chilometri al giorno, le altre tappe: Monfalcone, Aquileia, Precenicco, Concordia Sagittaria, San Giorgio di Livenza, Jesolo e Venezia. E da Venezia il momento sportivo diventa anche raccoglimento perché da là hanno intrapreso il “Cammino di Sant’Antonio” e sono giunti a Dolo per arrivare a Padova, alla tappa finale del loro viaggio: una Santa Messa in Basilica e un passaggio alla Tomba del Santo. C’era un voto o qualche devozione in questo peregrinare? “Desiderio comune è compiere questo percorso insieme, a piedi – rispondono – Poi, ognuno nel proprio cuore sa cosa ci sia”. E infatti all’arrivo, un pò stanchi e accaldati, ma sorridenti sono passati per l’ufficio Informazioni della Basilica per ritirare la Credenziale del Pellegrino. Una delle mille storie che si incontrano in questi giorni, a testimonianza del carisma che Frate Antonio esercita sulla gente: un Santo che di frequenta, come un Amico. Intanto, prosegue l’afflusso di pellegrini sia alla Tomba che alle Reliquie: in questi primi giorni della settimana moltissimi come sempre i pellegrini polacchi, tradizionalmente devoti a Sant’Antonio – così come da molti paesi del mondo: Colombia, Brasile e Argentina, India, Filippine, Sri Lanka. Si è appreso poi dai frati che nella giornata del 30 maggio, sono stati 2.205 i passaggi dinanzi alla Reliquiee e si è aperto il consueto programma del Pellegrinaggio dei Seminari della Diocesi di Padova e degli Istituti di Vita Consacrata. Il questo inizio giugno il primo pellegrinaggio è stato quello dalla diocesi di Bellun-Feltre, con cinque pullman di fedeli accompagnati dal vescovo Renato Marangoni. Per info: http://www.santantonio.org/it/tags/giugno-antoniano-2018-celebrazioni-ed-eventi

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