A Padova e a Lisbona (la prima città dove è sepolto e la seconda è la capitale del Portogallo dove è nato): Sant’Antonio è in assoluto il santo più conosciuto ed ha milioni di devoti nel mondo. Sant’Antonio è protettore: delle case, delle famiglie e delle promesse di matrimonio, delle donne incinte, dei viaggiatori, degli animali. Anche le comunità rom di vari paesi lo venerano. Ogni 13 giugno nella cattedrale di Lisbona, vicina alla casa natale del Santo dove ora sorge una chiesetta, sono celebrati decine di matrimoni. In quella stessa chiesa, nel 1982 Papa Giovanni Paolo II disse e lasciò scritto che “Sant’Antonio è il Santo di tutto il mondo”. 
Con buona pace delle appartenenze geografiche. A Padova il Santo è il patrono della città dove per questa festività uffici e negozi sono chiusi mentre sono aperti quelli per l’accoglienza e il turismo religioso. E’ stato calcolato dai frati minori conventuali della Basilica, e dalla questura, che almeno 100 mila sono le persone che hanno reso omaggio alla tomba di Sant’Antonio, comprese quelle che hanno preso parte alle numerose sante messe celebrate durante le ore della giornata all’interno del tempio pontificio e alla processione solenne che ha percorso le vie della città. Tutto è stato sorveglianto dalla forze dell’ordine perchè la minaccia terrorismo non è stata sottovalutata. A vigilare oltre cento uomini, tra polizia e carabinieri, per garantire la sicurezza sul territorio. Al piano hanno preso parte parte anche l’esercito e la Guardia di Finanza. Questo è il dato ufficile. Le telecamere di sorveglianza sono attive in centro storico e monitorate costantemente per notare eventuali movimenti sospetti tra la folla. In servizio pure agenti in borghese allo scopo di evitare furti e rapine. Da parte dei frati si è appreso che in occasione della Tredicina, i tredici giorni che hanno preceduto la celebrazione, sono giunti in Basilica almeno 36 mila pellegrini, provenienti da tutto il mondo.

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